Hai in programma un giro nella Liguria di Levante, vuoi uscire dai soliti percorsi e sei alla ricerca di un’esperienza di gusto alle Cinque Terre, magari un pò diversa dal solito?
Beh allora sei capitato sull’articolo che fa per te!

Le Cinque Terre non sono solo i cinque bellissimi borghi più conosciuti d’Italia.
L’area del Parco Nazionale è disseminata di vigneti terrazzati, la maggior parte delle volte con una splendida vista mare.
Poter fare una degustazione in uno scenario unico al mondo è di sicuro un buon modo per entrare in contatto con la tradizione vitivinicola del luogo.
I terrazzamenti delle Cinque Terre
Innanzitutto va detto che la coltivazione della vite su terrazzamenti non è per nulla facile, ecco perché viene definita “viticoltura eroica”.
Ancora oggi quasi tutto il lavoro viene fatto manualmente.
Il territorio dell’intero parco è caratterizzato da colline molto ripide.
L’arte dei muretti a secco ha reso più semplice la coltivazione in questo territorio, permettendo i terrazzamenti dove oggi si trovano i vigneti.
L’uva viene coltivata in quest’area sin dalla fine del IV millennio a.C.
Prima dell’avvento del turismo, la vendita di vino ha contribuito sensibilmente a sostenere l’economia locale.

I vini delle Cinque Terre
La maggior parte del vino prodotto alle Cinque Terre è bianco.
Il più famoso è senza dubbio il Cinque Terre, certificato DOC dal 1973.
La produzione di questo vino viene consentita solo ed esclusivamente all’interno della provincia di La Spezia.
Si tratta di un bianco secco, prodotto con uve Bosco (60%), Albarola (20%) e Vermentino (20%).
Profuma di fiori di campo, miele ed agrumi.


L’altro vino più coltivato è lo Sciacchetrà.
É un vino passito molto pregiato, apprezzato in tutto il mondo ed anch’esso DOC, negli ultimi anni inoltre è stato riconosciuto come Presidio Slow Food.
Il nome di questo vino deriva dal termine sciacaà ossia schiacciare l’uva durante appunto l’operazione di pigiatura.
Prodotto con uve Bosco (40%), Albarola (40%) e Vermentino (40%). Le uve in seguito alla raccolta vengono fatte appassire ed il vino deve essere fatto invecchiare almeno un anno dalla vendemmia.
Questo invecchiamento lo rende un vino molto profumato e dal sapore dolce.
Nonostante questa sia una zona di produzione di vini bianchi, negli anni qualche vignaiolo ha iniziato a coltivare uve rosse.
Un tempo le uve rosse venivano utilizzate per un vino ad uso personale, ultimamente però queste piccole produzioni hanno iniziato a farsi strada.
Dove fare un’esperienza di gusto alle Cinque Terre
Sulle colline tra Manarola e Corniglia si trova un piccolo borgo frazione di Riomaggiore, Volastra.
Un borgo a 300 metri di altezza sospeso tra il cielo, il mare e le colline. Poche case dai colori pastello circondate da muretti a secco, ulivi e vigneti.
In questo bellissimo paesaggio si trova la Cantina Capellini, una piccola realtà che da anni cerca di mantenere vive le tradizioni del vino a Volastra.


Qui puoi visitare i vigneti a picco sul mare e grazie ad un tour guidato è possibile scoprire le tradizioni del territorio ed i metodi di coltivazione delle uve.
Oltre che gustare alcune loro etichette, accompagnate da prelibatezze liguri, puoi anche godere della vista del paesaggio circostante, magari al tramonto.
L’esperienza vissuta qui tra i filari è stata davvero molto interessante ed emozionante, soprattutto per il paesaggio tutto intorno.
Puoi prenotare qui la tua esperienza.
Gustare un buon calice di vino mentre il sole al tramonto illumina i borghi di Manarola e Corniglia è un ricordo che ci poteremo sempre vivo nel cuore.
Cosa fare alle Cinque Terre
Di certo una volta arrivato alle Cinque Terre non vorrai solo degustare vino.
Una visita ai 5 bellissimi borghi è d’obbligo, potrebbe interessarti consigli utili per visitare le Cinque Terre.
Magari se ti piacciono i trekking puoi pensare di visitare a piedi l’intero Parco Nazionale, grazie a sentieri ben organizzati.
Se invece cerchi un alloggio ecco dove dormire alle Cinque Terre, un cottage con vista su Corniglia e Manarola.
Volendo puoi estendere il tuo soggiorno anche a Portovere, la perla del Golfo dei Poeti, un borgo affascinante.

Di sicuro ora dopo aver letto l’articolo avrai la gola secca e ti sarà venuta voglia di un calice di vino.
Sei pronto a passeggiare, con il tuo bicchiere in mano, tra i terrazzamenti delle colline del Parco Nazionale delle Cinque Terre?
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