Benvenuti a Novara, gemma nascosta del Piemonte orientale, dove storia, cultura e tradizione si intrecciano tra loro per creare un’atmosfera unica.
Ricco di maestosi edifici interessanti, dall’audace architettura, il suo centro storico, molto vivace, saprà conquistarti al primo sguardo, ed è il luogo ideale per una tranquilla passeggiata.
Infine l’enogastronomia di questa città e del suo territorio è uno dei motivi che dovrebbero spingerti a visitarla. Per cui continua a leggere per sapere cosa vedere a Novara, un itinerario che parte dal centro storico e che arriva alla campagna ed alle colline, tra risaie e vigneti.

Come raggiungere Novara
Novara si trova in Piemonte, ma il suo territorio confina con la Lombardia, per cui fin dall’antichità è stato un luogo di passaggio, rotta commerciale tra Milano, Torino e le Alpi da un lato e Genova ed il mare dall’altro.
Con questa premessa puoi intuire che questa città è facilmente raggiungibile, sia dalla Lombardia che da altre regioni.
Distante solo una cinquantina di chilometri dal capoluogo lombardo, diventa la meta perfetta per una gita fuori porta, sia in auto che in treno.
Di fatti in auto da Milano ti basterà imboccare l’autostrada A4/E64 in direzione Torino ed in meno di un’ora raggiungerai la città.
In treno invece, dalla Stazione Centrale di Milano, senza cambi ed in meno di 50 minuti potrai raggiungere comodamente Novara, anche perché dalla stazione, situata in Piazza Garibaldi, il centro dista soli 7 minuti a piedi.
Dai un occhio ai treni disponibili da Milano.
Se arrivi in aereo, l’aeroporto più vicino è quello di Milano Malpensa.
Cosa vedere a Novara in un giorno: itinerario a piedi nel centro storico
Novara è la seconda città più grande del Piemonte, si tratta di una città universitaria, per cui molto frequentata. Il suo centro storico lo si può girare facilmente a piedi, dato che i vari edifici e luoghi di interesse sono tutti abbastanza vicini l’uno all’altro.
Il suo skyline è caratterizzato dalla cupola della Basilica di San Gaudenzio, la cui sagoma svetta nel cielo e che con i suoi 121 metri di altezza è subito visibile già dalla stazione dei treni, ma anche da vari punti delle città.
Di seguito ti segnaliamo tutti i luoghi da non perdere durante la tua visita, per cui indossa scarpe comode ed inizia il tuo giro a Novara.
Basilica di San Guadenzio: simbolo della città
Tra gli edifici più importanti e simbolo della città, la Basilica di San Gaudenzio, con i suoi 121 metri di altezza, è una delle cupole più alte d’Italia.
La sua costruzione è iniziata nel 1577 con la basilica, progettata da Pellegrino Tibaldi, passando per la realizzazione del campanile, tra 1753 ed il 1786, con un’altezza di circa 75 metri, fino al periodo compreso tra il 1841 ed 1878, quando vennero terminati i lavori della cupola.

Ciò che rende riconoscibile a distanza la basilica è proprio la sua cupola, progettata da Alessandro Antonelli, architetto novarese tra le cui opere più famose troviamo la Mole Antonelliana di Torino.
Attraverso una serie di camminamenti, gli stessi progettati da Antonelli, è possibile salire fino in cima alla cupola, ad un’altezza di 76 metri, oppure fino alla guglia, a 100 metri.
La salita viene effettuata solo con visita guidata, armati di elmetto ed imbrago, forniti in loco.
Noi abbiamo optato per la salita alla guglia, della durata di circa due ore, percorrendo 478 scalini. Ed è stata davvero emozionante e per nulla impegnativo. In alternativa puoi optare per la salita alla cupola, il percorso con 266 scalini dura un’ora e mezza.

Dalla cupola, con il suo bel colonnato, si può ammirare un bellissimo panorama sulla città e sulla campagna novarese, con le risaie in lontananza e nelle giornate più terse sono ben visibili i grattacieli di Milano da un lato e la catena alpina, con il Monte Rosa ed il Monviso dall’altro. Noi non siamo stati così fortunati, ma abbiamo comunque apprezzato molto la visita, che consigliamo vivamente, tranne ovviamente a chi soffre parecchio di vertigini.
Ti consigliamo di prenotare per tempo sul sito ufficiale la tua visita guidata alla Basilica di San Gaudenzio. Qui potrai anche verificare le aperture e gli orari di accesso.
Successivamente abbiamo visitato la basilica, dove si trova la statua originale del Cristo Salvatore, in bronzo ricoperto di lamina d’oro ed alta circa 5 metri. Un tempo era posta in cima alla guglia, poi sostituita con una copia per evitare che le intemperie la rovinassero.
Corso Cavour: principale arteria del centro di Novara
Tra le vie principali del centro storico di Novara vi è Corso Cavour, risalente all’epoca romana, quando fungeva da una delle 4 assi viarie della città.
Di fatti all’incrocio tra Corso Cavour e Corso Italia è possibile vedere, all’interno di una teca, dei resti delle antiche mura romane.
Nelle vicinanze, sorgeva un tempo il Caffè dell’Amicizia, dove nel 1860, Gaspare Campari inventò nel laboratorio annesso al locale, la miscela del famoso bitter, oggi conosciuto in tutto il mondo. A ricordarlo una targa apposta sul muro di Corso Italia.

Percorrendo Corso Cavour si può ammirare la torre medievale di Palazzo Natta, oggi sede della Prefettura e della Provincia.
Anche in Corso Cavour si può notare l’ingegno di Antonelli, che a metà dell’Ottocento, fece realizzare dei portici ed una piazza dalla forma esagonale, ampliando così la strada.
Oggi lungo questo viale si affacciano numerosi negozi, caffè e ristoranti ed è uno dei luoghi più frequentati della città.
Il Biscottificio Camporelli e i Biscottini di Novara
In una traversa di Corso Cavour, precisamente in Vicolo Monte Ariolo, ha sede il Biscottificio Camporelli, che dal 1852 produce i Biscottini di Novara, un’eccellenza dolciaria della città.
Questi biscotti, dalla ricetta molto semplice, vengono ancora prodotti oggi esattamente come un tempo, solo con farina, uova e zucchero.
Nati nella metà del 1500 nei conventi delle città, venivano preparati dalle monache come regalo al clero romano per celebrare la Pasqua, anche se all’epoca non veniva ancora utilizzato lo zucchero, ma il miele.

Dal 1852 la famiglia Camporelli, da cinque generazioni, ripropone tradizionalmente quegli stessi biscotti, tutt’ora cotti due volte, una prima cottura ad alta temperatura per un tocco di leggerezza ed una seconda lenta per donargli friabilità. Questo tipo di cottura permetteva un tempo, ma anche oggi, di conservarne a lungo la fragranza.
Già passeggiando in Corso Cavour verrai rapito dal profumo dolce che proviene dal laboratorio di produzione.

Ti consigliamo di fare una tappa nel negozio, per curiosare tra i vari prodotti, oltre ai classici in belle confezioni regalo, si trovano anche altre varianti, come ad esempio quelli ricoperti di glassa al cacao, oppure i Triscotti, che a quanto ci hanno detto sono ideali da accompagnare con il Gorgonzola, altro prodotto d’eccellenza del novarese, ma di questo te ne parliamo più sotto.
Ti sarà impossibile uscire dal negozio senza un souvenir, anche perché sono perfetti per fare il tiramisù.
Piazza delle Erbe: luogo magico della città
Proseguendo a piedi lungo Corso Italia ed imboccando Via Giuseppe Omar si raggiunge Piazza delle Erbe, ora denominata Piazza Cesare Battisti, porticata su tre lati.
Simbolo dell’esoteristmo novarese fin dal Medioevo. Di fatti secondo alcuni questa piazza sarebbe il punto più magico di Novara. La forma geometrica della piazza formerebbe il cosiddetto triangolo geodetico, ossia il centro della città da cui vengono misurate esattamente le distanze da Novara alle altre località.

A ricordarlo una pietra in granito bianco di forma triangolare incastonata nella pavimentazione. Nel 1992 la pietra venne però rubata ed in seguito al ritrovamento fu posizionata diversamente, perdendo così di fatto la sua magia. Anche perché non si ha nemmeno la certezza che si tratti della stessa pietra.
La pietra si trova proprio accanto al dehors del Ristornate A’Marechiaro.
Complesso Monumentale del Broletto
Da Piazza delle Erbe, proseguendo lungo Via F.lli Rosselli si può trovare sulla destra il Complesso Monumentale del Broletto, di origine medievale e composto da 4 edifici di epoche differenti disposti a quadrilatero, affacciate sul cortile detto Arengo.

Questo cortile è un vero luogo di pace, perfetto per sfuggire dal caos della piazza antistante su cui si affaccia il Duomo di Novara e dove si trovano negozi, caffè e ristoranti.
All’interno del Palazzo dell’Arengo ha sede la Galleria d’Arte Moderna Giannoni, che custodisce al suo interno una collezione permanente di opere di importanti artisti italiani, tra cui Fattori, Casorati, Nomellini e Morbelli. Sul sito ufficiale puoi verificare gli orari di apertura ed il costo per accedere. Tieni presente che tutte le prime domeniche del mese l’ingresso è gratuito.

Piazza della Repubblica e il Duomo di Novara
Di fronte al Broletto si affaccia Piazza della Repubblica ed il Duomo di Novara o Cattedrale di Santa Maria Assunta.
In realtà è uno dei pochi esempi di cattedrale che non affaccia direttamente sulla piazza, ma sul lato orientale di essa.
Si tratta di un edificio imponente, realizzato in stile neoclassico con alte colonne e progettato sempre da Antonelli, ma costruito su un precedente edificio romanico. Particolare il portone centrale di accesso, alto 19 metri, tra i più grandiosi in tutta Europa.
All’interno troviamo alte colonne, in finto marmo giallo, intonacate e stuccate tanto da farle sembrare in marmo. Da segnalare la Cappella di San Bernardino e quella di San Siro con alcune importanti pitture del ‘500 ed altre del XIV secolo e tre organi a canne.
Battistero: l’edificio più antico della città
Di fronte all’ingresso del Duomo si trova il Battistero, uno degli edifici più antichi della città, tutt’ora ben conservato.
Si tratta di un edificio paleocristiano risalente al IV-V secolo che custodisce al suo interno i resti di una prima vasca battesimale di forma ottagonale.

Inoltre sulla cupola è possibile ammirare un ciclo di affreschi apocalittici. Tutt’oggi l’edificio viene utilizzato per i battesimi.
L’accesso è consentito tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. L’ingresso è gratuito.
Chiostro della Canonica e Musei Civici
Altro luogo a Novara che merita una visita è il Chiostro della Canonica, dove al suo interno si trovano i Musei Civici.
Vi si può accedere passando dal Duomo, oppure con un giro ad anello, da Vicolo Canonica, dove potrai anche ammirare uno scorcio della Novara medievale.

Il chiostro è stato realizzato in epoche diverse, la parte volta a nord, a mattoni, è la più antica, gli stili differenti sono visibili anche osservando le volte.
Inoltre si possono notare alcune formelle di terracotta, resti delle finestre originali.
Merita una passeggiata, anche solo per la pace che si respira al suo interno.
Il territorio del novarese: dalle risaie ai vigneti
La provincia di Novara è stretta tra da due fiumi, il Sesia ad ovest ed il Ticino ad est ed appena fuori dal centro città il territorio è caratterizzato a sud dalla pianura e da immensi campi coltivati a riso, mentre a nord da dolci colline ricoperte di vigneti.
Vale per cui la pena fare un giro per esplorare queste zone agricole, dove la vita corre lenta, scandita dai ritmo della natura.
Si possono fare dei veri e propri tour, visitare aziende agricole oppure fare degustazioni di vino.
Il mare a quadretti di Novara
Il Basso Novarase è caratterizzato dalle risaie, un territorio piatto e spesso uniforme, a volte si possono incontrare dei borghi di campagna, oppure dei castelli o delle cascine. Ma tutto questo diventa un luogo unico ed affascinante quando in alcuni periodi dell’anno, precisamente in primavera, tra aprile e maggio, i campi vengono allagati, dando vita al cosiddetto mare a quadretti.

Il paesaggio piatto, durante le giornate serene, risplende dei giochi di riflessi creati dalla luce del sole.
Inoltre le risaie sono l’habitat naturale di alcune specie di uccelli acquatici migratori, che arrivano qui per nidificare, come ad esempio l’airone, la gazzetta, la pavoncella e perfino la cicogna, poi ancora anatre, germani reali e tanto altro, ma non solo uccelli, anche insetti, rane, tritoni, carpe e pesci rossi, insomma un vero ecosistema diversificato.
Qui tutto gira intorno alla coltivazione del riso, attività che pare sia stata introdotta già nel 1474, ad opera di Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano.
Per conoscere meglio il territorio ed il ciclo produttivo del riso, ti consigliamo di visitare un’azienda agricola, alcune di fatti aprono le loro porte ai turisti.
Noi siamo stati da Riso Rizzotti a Vespolate, a 20 minuti di auto a sud di Novara. Qui viene coltivato e lavorato il riso da sette generazioni, con una produzione attuale di 6 mila quintali l’anno. Vengono prodotte 7 varietà di riso differenti.

Puoi prenotare la tua visita guidata della durata di un’ora circa, avrai modo di conoscere i metodi di coltivazione e di lavorazione, vedendo le varie fasi, dal seme, fino al prodotto finito. Un tour davvero interessante, che passa anche dal campo.
A fine tour potrai anche acquistare il riso nel piccolo shop, così da portarti a casa un souvenir novarese.
Le colline del novarese ed i suoi vini
Oltre al riso, la provincia di Novara può vantare anche un’antica coltivazione e produzione di vino. Pare infatti che sulle dolci Colline Novaresi, questa attività fosse in voga già in epoca pre romana.
Il vitigno per eccellenza è il Nebbiolo, dalle cui uve vengono prodotti il Ghemme DOCG, il Sizzano DOC, il Fara DOC ed il Boca DOC, oltre poi la DOC Colline Novaresi. Si tratta di denominazioni poco note al grande pubblico, rispetto alle altre più famose del Piemonte, ma sicuramente sono vini pregiati e di carattere, anche per via della maturazione tardiva delle uve e del lungo invecchiamento.
Il modo migliore per conoscere questi vini è quello di visitare una cantina e partecipare ad una degustazione.
Noi siamo stati a Borgomanero, ad una quarantina di minuti a nord di Novara e qui abbiamo avuto modo di soggiornare un notte, visitare la cantina e fare una degustazione in un ambiente rilassato e bucolico, tra balle di fieno e fiori.
Ti suggeriamo di prenotare il tuo soggiorno con visita e degustazione e per saperne di più dai un occhio al nostro articolo Dormire in un wine relais: esperienza imperdibile sulle colline novaresi.
Cosa mangiare a Novara
L’offerta enogastronomica del novarese è molto ampia. Il territorio pianeggiante dedito all’attività risicola e quello vitivinicolo delle colline si fondono alla perfezione con quello lacustre, dei Laghi Maggiore, Orta e Mergozzo e di montagna delle Valli Ossolane.
Il panorama culinario prevede quindi prodotti della tradizione, dai sapori genuini. Poi come accade spesso in Italia, ogni luogo, paese e vallata ha i suoi prodotti caratteristici.

Tra le eccellenze della gastronomia novarese ti abbiamo già nominato il riso. Il risotto, in tutte le sue varianti, è una delle più classiche pietanze che puoi trovare sulle tavole novaresi. Tra i piatti tipici ti segnaliamo la paniscia, un piatto povero della cucina novarese, ma molto nutriente. A base di riso, con l’aggiunta di verdure quali verza e fagioli borlotti in primis, poi salam d’la duja, un salume tipico che viene fatto maturare in recipienti di coccio, poi ancora la fidighina, una mortadella di fegato morbida ed infine la cotenna di maiale.
Altro prodotto degno di nota del novarese è il Gorgonzola DOP, di fatti proprio a Novara ha sede il Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola. Da provare il risotto al Gorgonzola.

Tra i secondi piatti ti segnaliamo il tapulon, uno spezzatino, tritato molto fine, tipo polpa, a base di carne di asino, tipico proprio della zona di Borgomanero e la frittura alla novarese, tradizionalmente a base di salsiccia, lonza di maiale, culatello di maiale e polmone.
Poi ancora le rane fritte, un piatto tipico della campagna risicola novarese.
Per quanto riguarda il pesce, viene spesso consumato quello di lago, per cui trota lacustre, lavarello, luccio perca, storione, pesce persico. Tra i piatti di segnaliamo il risotto al persico, oppure il pesce di lago in carpione o fritto.
Trai dolci, oltre ai Biscottini di Novara di cui già ti abbiamo parlato, puoi assaggiare anche i biscotti di riso ed il Pane di San Gaudenzio, un dolce similare al panettone, ma la forma ricorda più quella di un plumcake, ricoperto da una granella di mandorle, nocciole e pinoli. Lo si trova al Biscottificio Camporelli in centro a Novara. Un tempo veniva preparato solo per la festa patronale, il 22 gennaio, ma ora lo si trova tutto l’anno.
Noi, durante la nostra giornata a Novara abbiamo avuto modo di gustare un ottimo risotto mantecato alla Toma di Maccagno, un formaggio presidio Slow Food ed una tartare di carne con fonduta di Gorgonzola, presso Il Broletto Food & Drink, in centro a Novara, proprio all’interno del Broletto.
Cosa vedere nei dintorni di Novara
Oltre alla città di Novara, in questo territorio sono numerosi i luoghi che puoi visitare, se hai intenzione di prolungare il tuo soggiorno, oppure prendere spunto per una nuova gita fuori porta.
Ti suggeriamo un bel giro lungo le sponde del Lago Maggiore, Arona, Stresa e le Isole Borromee, solo per citare alcune località. Potrebbe interessarti Lago Maggiore: come raggiungere le Isole Borromee e cosa vedere.
Il Lago d’Orta è un altro lago molto bello e definito uno dei più romantici d’Italia. Fai tappa al grazioso borgo di Orta San Giulio e raggiungi con un traghetto la piccola Isola di San Giulio.
Spingendoti più a nord, nelle Valli Ossolane, sono tantissime le escursioni che puoi fare, tra passeggiate e trekking più impegnativi qui c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma non solo, puoi visitare luoghi come Domodossola, capoluogo ossolano. Dai un occhio a Cosa vedere a Domodossola.
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