Immagina un percorso che si snoda lungo coste frastagliate, bagnate dall’Oceano Atlantico, sferzate dal vento e dove alte onde si infrangono sulle scogliere, un tratto disseminato da numerosi ed imponenti costruzione che fanno da vedetta del mare, ma che raccontano anche una storia millenaria.
Tutto questo è la Strada dei Fari in Bretagna, uno dei luoghi più iconici per gli amanti di queste strutture. Una strada panoramica che ti permetterà di ammirare paesaggi spettacolari e ti farà scoprire la magia di questa terra.

Dove si trova la Strada dei Fari in Bretagna
La Strada dei Fari o Route des Phares, è un percorso che si snoda lungo la costa del dipartimento del Finistère, nella parte più occidentale della Bretagna. L’itinerario, lungo circa 90 km, si estende da nord a sud, da Brignogan fino a Brest. Ma i fari non si trovano solo lungo la costa, alcuni sono sulle isole al largo oppure su isolotti in mezzo al mare.
Se li vuoi visitare tutti devi percorrere il tragitto dal primo più a nord, ossia quello dell’Île Vierge, situato sull’omonima isola, fino al faro du Petit Minou, a sud, a 12 km circa da Brest.

Pensa che la Bretagna conta la più alta concentrazione di fari di tutto il mondo, se ne contano circa 80 e lungo la Strada dei Fari sono ben 30, oltre 300 tra torrette e boe.
La maggior parte di questi fari sono stati classificati come monumento storico ed alcuni sono anche aperti al pubblico e quindi è possibile visitarli.

Inoltre i fari si trovano spesso vicino ad affascinanti villaggi dal carattere tipicamente marinaro, splendide spiagge e paesaggi incantevoli, per cui questo è un bellissimo itinerario da percorrere.
Come raggiungere la Bretagna dall’Italia
La Bretagna è facilmente raggiungibile dall’Italia con voli low cost. L’aeroporto di riferimento, oltre ad essere il più comodo per percorrere la Strada dei Fari, è quello di Nantes, che si trova nella regione della Loira Atlantica, al confine con quella bretone. Questo perché in Bretagna al momento non ci sono aeroporti internazionali che la collegano all’Italia.
In alternativa puoi raggiungere la regione in treno, con un TGV da Parigi a Rennes, capoluogo bretone. Una volta arrivato ti servirà un auto a noleggio, per poter girare in autonomia i vari luoghi di interesse, tra cui il Finistère e i vari fari.
Leggi la nostra Guida completa per raggiungere la Bretagna dall’Italia.

Periodo migliore per percorrere la Strada dei Fari
Climaticamente parlando non c’è un periodo migliore per percorrere la Strada dei Fari, sebbene sia da specificare che le stagioni autunnali ed invernali in Bretagna possono essere parecchio ventose e piovose, inoltre le nebbie ti impedirebbero di godere al meglio della bellezza dei paesaggi.
Molto meglio l’estate, quando le ore di luce sono maggiori ed il meteo, più stabile, regala splendide giornate di sole e temperature più miti.

C’è inoltre da tenere presente che gran parte dei fari in autunno e in inverno sono chiusi al pubblico, mentre la maggioranza apre alle visite da aprile a settembre, alcuni anche in ottobre.
In conclusione possiamo dire che il periodo estivo, che corrisponde all’alta stagione, da giugno ad agosto è sicuramente quello migliore per visitare la Bretagna e la Strada dei Fari.
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Quali sono i fari più belli da visitare in Bretagna lungo la Strada dei Fari
La Bretagna possiede il 75% dei fari di tutta la Francia e la più alta concentrazione di queste sentinelle del mare si trova proprio nel Finistère, che tradotto in italiano significa fine del mondo. In effetti si tratta del punto più occidentale della Francia, un confine naturale che un tempo doveva essere protetto da eventuali invasori.
Inoltre le sue coste frastagliate e rocciose, bagnate in gran parte dall’Atlantico, sono battute da forti venti che causano onde gigantesche, per cui per i marinai era indispensabile avere dei fari che facessero da guardiani della costa e che fossero d’aiuto a ritrovare la strada di casa.

Ecco spiegato il motivo per cui questo tratto di costa è così disseminato di fari.
Ma quali sono i fari più belli da visitare lungo la Strada dei Fari? Noi durante il nostro viaggio in Bretagna, avendo poco tempo a disposizione ne abbiamo scelti solo tre, ma vogliamo assolutamente tornare per percorrere interamente il percorso.
In ogni caso ci siamo documentati a tal punto che è un pò come si li avessimo visti tutti, ecco quindi di seguito i nostri suggerimenti.
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Faro dell’Île Vierge
Il Faro dell’Île Vierge è quello più a nord e da cui parte idealmente la Strada dei Fari. Diciamo idealmente perché questo faro si trova su un’isola, ad 1,5 km dalla costa, per cui ovviamente non è raggiungibile tramite una strada collegata alla terraferma.
Situato appunto sull’Île Vierge nel comune di Plouguerneau, con i suoi 82,5 metri di altezza, si tratta del faro in pietra tagliata più alto del mondo. Così alto che è ben visibile dalla costa, precisamente dalla spiaggia di Kastell Ac’h, che è anche il punto da dove partono le imbarcazioni per l’isola.

Il faro è stato costruito tra il 1897 ed il 1902 con granito di Kersanton, una roccia magmatica presente in Bretagna. Accanto si trova un altro faro, molto più piccolo, costruito nel 1845 ed alto solo 33 metri. Avendo quest’ultimo un portata ridotta, si è reso necessario sorvegliare la costa con un faro molto più alto e prestante.
Il nuovo faro ha una portata di 27 miglia, salendo i suoi 383 gradini dalla cima è possibile ammirare uno splendido panorama sul mare e sugli Abers, i cosiddetti fiordi bretoni, oltre che sull’isola selvaggia che lo ospita.
Il faro è aperto da aprile fino ad ottobre ed è visitabile a pagamento. Tieni presente che in caso di forte maltempo e quando le maree sono particolarmente alte tutti i fari sono chiusi al pubblico, anche perché diventa pericoloso accedervi. Attenzione alla salita che può essere particolarmente faticosa, soprattutto per i più deboli di cuore.
Sul sito ufficiale puoi trovare gli orari di accesso, oltre che tutte le informazioni per raggiungere l’isola.
Faro di Kermorvan
Il Faro di Kermorvan è considerato il più occidentale di tutta la Francia, riferito ovviamente alla terraferma ed è situato nel comune di Le Conquet sulla punta dell’omonima penisola di Kermorvan.
Dichiarato Monumento storico, la sua costruzione è terminata nel 1849 con l’accensione della lanterna. Alto poco meno di 21 metri ha una forma quadrata e si trova su uno sperone roccioso. Quattro dei suoi lati, quelli rivoli al mare sono stati dipinti di bianco, per aiutare i naviganti ad orientarsi durante le ore diurne.

Ti suggeriamo di parcheggiare l’auto nell’area riservata gratuita lungo R.te de la Presqu’ile Kermorvan, tra la splendida ed ampia Plage de Blanc Sablons da un lato e il villaggio dallo spiccato animo marinaro di Le Conquet dall’altro. Da qui dovrai proseguire a piedi lungo un sentiero asfaltato circondato da vegetazione ed in circa 25 minuti, si raggiunge la punta della penisola, dove si trova un piccolo forte ed un ponte che collega la costa al faro.
Fai attenzione al vento forte che soffia in questo punto e per il resto goditi il panorama, sulla baia e la spiaggia di Porz Pabu.

L’area è accessibile tutto l’anno gratuitamente, ma l’ingresso al faro è a pagamento ed è consentito solo da luglio a novembre e con orari differenti a seconda della stagione. Per risparmiare ti suggeriamo di acquistare il biglietto cumulativo per visitare insieme altri due fari, quello di Trézien e quello di Saint-Mathieu, poco distante e di cui ti parliamo più sotto.
Insieme ad una guida potrai arrivare in cima, salendo 77 gradini. Sul sito ufficiale trovi tariffe ed orari. Anche qui in caso di maltempo e forti maree l’area viene chiusa.
Faro di Saint-Mathieu
Il Faro di Saint-Mathieu è l’unico che abbiamo visitato, salendo in cima, ma solo perché gli altri li abbiamo trovati chiusi.
Situato sul Pointe Saint-Matheu a Plougonvelin, su di un promontorio roccioso un tempo considerato il confine del mondo, l’imponente faro è adiacente ad una antica abbazia benedettina del XI secolo, ormai in rovina, ma che aiuta a rendere il luogo talmente affascinante da rimanerne senza fiato.
L’Abbaye de Saint-Mathiue de Fine Terre è accessibile dal parcheggio gratuito che si trova proprio di fronte, ormai è praticamente un rudere, il soffitto è completamente crollato e ne rimangono solo la facciata romanica, i pilastri e gli archi della navata.

Nel 1250 i monaci sorvegliavano l’ingresso dello stretto di Brest tramite un fanale posto in cima alla torre dell’abbazia, tanto da essere considerato il primo vero faro di questo tratto di costa.
A causa del crollo della torre venne costruito nel 1831 un nuovo faro proprio accanto, moderno, molto più alto e con una portata di oltre 40 km. Inaugurato nel 1835, il faro è classificato come Monumento storico.
Grazie alla sua posizione ad ai suoi 37 metri di altezza, dalla cima, salendo 163 scalini, si può godere di una bella vista panoramica sulle scogliere bagnate dal Mare d’Iroise. In lontananza durante le belle giornate è possibile avvistare l’Isola di Molène e quella di Ouessant da un lato, mentre dall’altro la Penisola di Crozon fino alla Pointe du Raz.

Noi non siamo stati così fortunati, di fatti abbiamo trovato un cielo grigio ed un vento fortissimo, ma è stata comunque una bella esperienza. Nonostante i fari ci hanno da sempre affascinati non abbiamo mai avuto occasione prima di visitarne uno al suo interno.
L’accesso è a pagamento e qui trovi tutte le informazioni su orari di apertura e costi del biglietto.
Una volta terminata la visita fai anche tappa alla Chapelle Notre-Dame de Grâces che si trova sempre sul promontorio vicino al faro ed ospita al suo interno un piccolo museo dedicato alla storia dell’abbazia.
Mentre a 6 km di auto si trova la Biscuiterie de la Pointe Saint-Mathieu, un negozio di souvenir golosi, biscotti appunto di vari gusti e non solo, qui troverai le caramelle al burro salato tipiche bretoni e anche tanti altri oggetti molto carini.
L’Isola di Ouessant e i suoi fari
A 30 km al largo delle coste bretoni e del Pointe Saint-Mathieu si trova l’Isola di Ouessant, la cui forma ricorda una chela di granchio. L’isola, lunga solo 7 km e larga 4 è bagnata dalle acque del Mar d’Iroise. Ouessant fa parte del Parco Naturale Regionale di Armorique e del Parco Naturale Marino d’Iroise.
Tutta l’isola è rocciosa e le sue aguzze scogliere sono sferzate dal vento, da forti tempeste e spesso avvolte dalle nebbia. Inoltre a causa delle forti correnti questo tratto di mare è particolarmente temuto dai marinai e tristemente famoso per i numerosi naufragi, ecco il motivo per cui su questa piccola isola, abitata da poco più di 800 abitanti, si trovano ben 5 fari.
Uno dei più antichi dell’isola, ma in verità di tutta la Bretagna, fra quelli tutt’ora in funzione, è il Faro dello Stiff. Attivo dal 1700, è stato recentemente ristrutturato. Alto 32 metri è composto da due torri e sorge su una falesia da cui il faro prende il nome. Sul sito ufficiale trovi gli orari di accesso al faro, oltre che il costo per accedervi.
Un altro molto bello è il Faro di Créac’h, uno dei più potenti d’Europa. Costruito nel 1863, è alto 55 metri ed ha una portata di 32 miglia, oltre che un aspetto alquanto classico, con forma cilindrica e bande orizzontali bianche e nere. In effetti quando pensiamo ad un faro ce lo immaginiamo proprio come quello di Créac’h.
Negli edifici che si trovano accanto al faro è ospitato il Museo dei Fari e Segnalatori Marittimi, attualmente però chiuso per lavori di rinnovamento, ma dovrebbe riaprire nel 2026.
Poi ancora l’imponente Faro di Kéreon, alto 41 metri e costruito nel 1926 e che si trova in mezzo al mare, sferzato da altissime onde. Pensa però che è stato l’ultimo faro ad essere abitato in tutta la Francia, fino al 2004, quando gli ultimi guardiani lo hanno abbandonato, prima dell’automazione a distanza.
Un altro faro poco distante e sempre su uno scoglio in mezzo al mare è il Faro La Jument, il più esposto rispetto a tutti i fari bretoni. Costruito nel 1911, è alto 47 metri.
Infine il Faro di Nividic, situato su di una roccia al largo del Pointe de Pern, è il faro più occidentale di tutta la Bretagna.
Faro du Petit Minou
Il Faro du Petit Minou è tra i più affascinanti della Bretagna ed in effetti è tra i fari che più abbiamo apprezzato.
Situato a Plouzané, all’ingresso del Canale di Brest, il faro è posto su di una punta rocciosa che si protende sul mare e collegato alla terra ferma da un ponte in pietra, che sovrasta la splendida spiaggia di Petit Minou, rinomata per il surf. Alto 26 metri è stato realizzato in pietra bugnata e la sua costruzione risale al 1848.

Il faro è aperto al pubblico a luglio ed agosto e puoi lasciare la tua auto al parcheggio gratuito situato lungo Route du Phare e proseguire poi a piedi per circa 15 minuti. Lungo il tragitto incontrerai due bunker risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, ormai però avvolti dalla vegetazione. Mentre poco prima del ponte che porta al faro si trova il Fort du Petit Minou.
Ma se ti piace camminare sappi che puoi arrivarci anche percorrendo il celebre Sentiero dei Doganieri GR34.
Arrivando al faro il panorama che si può godere spazia sulla Penisola di Crozon e su Camaret-sur-Mer.
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