Palermo, capoluogo della Sicilia ed isola più grande d’Italia e del Mediterraneo. Nel corso dei secoli diverse popolazioni hanno lasciato un segno indelebile in questa meravigliosa città, creando una sorta di crogiolo di culture differenti.
In questo articolo vogliamo suggerirti cosa vedere a Palermo, un itinerario a piedi tra le vie del centro storico e le sue principali attrazioni, ovviamente fornendoti anche consigli utili per visitare al meglio la città.
Per cui continua a leggere per scoprire le meraviglie che può riservare Palermo.
Quanti giorni sono necessari per visitare Palermo
Palermo possiede molti edifici storici e religiosi, vederli tutti richiede parecchio tempo. Noi abbiamo cercato di visitare, a detta nostra, quelli più importanti e che meritano maggiore attenzione.
Sicuramente ne abbiamo tralasciati alcuni, ma meglio soffermarsi su pochi e goderseli, che visitarne troppi senza assaporarne il vero significato.
Intanto dai un occhio ai voli disponibili per Palermo. E se ti serve un parcheggio per la tua auto nel tuo aeroporto di partenza verifica qui tariffe e disponibilità.

Avendo visitato Palermo per la prima volta abbiamo deciso di trascorrere in città 4 giorni. Considera in ogni caso un soggiorno di almeno tre giorni, per goderti al meglio il capoluogo siciliano.
Per cominciare potresti partecipare ad un free tour della durata di due ore con guida in italiano, così avrai modo di visitare alcuni angoli della città. Esiste anche un free tour della Palermo alternativa, sempre della durata di due ore, alla scoperta del suo lato più autentico.
Per un’esperienza particolare invece ti suggeriamo un free tour della Palermo misteriosa.
Come raggiungere Palermo dall’areoporto
L’aeroporto di Palermo Falcone e Borsellino si trova a circa 35 km dalla città.
Il modo più economico per raggiungere il centro è senza dubbio il bus, con collegamenti disponibili ogni mezz’ora. Il tragitto dura circa 50 minuti ed effettua diverse fermate. Puoi prenotarlo direttamente qui.
Si può raggiungere la città anche in treno, il viaggio dura circa 50 minuti e la fermata è la Stazione Centrale di Palermo.
Se invece preferisci la comodità allora ti consigliamo un transfer privato.
Dove dormire a Palermo
Alloggiare in centro a Palermo significa avere a portata di mano le principali attrazioni, bar e ristoranti.
Noi ti consigliamo un luogo davvero affascinante con affaccio diretto sulla Cattedrale di Palermo, si tratta del Palermo Cathedral View Apartments.
Qui potrai soggiornare in un palazzo storico del 1700, precisamente Palazzo Starrabba di Giardinelli, un vero privilegio.
Potrai fare colazione, oppure bere un aperitivo nella terrazza del tuo appartamento, ammirando la bellezza della cattedrale da un punto panoramico davvero unico.

Cosa vedere a Palermo: itinerario suddiviso per quartieri
Palermo è suddivisa in quartieri. Ti consigliamo quindi di organizzare il tuo itinerario in base a quelli che preferisci visitare.
I tre quartieri storici da non perdere assolutamente solo la Kalsa, il Capo e l’Albergheria.
Noi abbiamo girato la città interamente a piedi. Di seguito trovi elencato ciò che, secondo noi, vale assolutamente la pena vedere.
La Kalsa: il quartiere del centro storico
La Kalsa è uno dei quartieri più antichi di Palermo. Nato nel X secolo durante la dominazione araba, il suo nome Al-Khalisa tradotto dall’arabo significa la pura o l’eletta. Al suo interno, un tempo, vi era la cittadella fortificata dell’emiro.
Questo è il quartiere con il maggior numero di attrazioni da visitare, per cui richiede almeno un’intera giornata.
I Quattro Canti
La piazza dei Quattro Canti è Il primo elemento storico che merita una tappa durante il tuo itinerario a Palermo.
Si tratta di una piazza ottagonale dove si snodano le due principali assi viarie della città, Via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele.

Ai lati della piazza si trovano quattro palazzi le cui facciate sono decorate da varie sculture. Ogni scultura rappresenta un quartiere di Palermo e con essa una stagione.
Dovrai armarti di pazienza ed aspettare il momento giusto per scattare una fotografia, la piazza infatti è spesso molto affollata da turisti ed ambulanti.
Piazza Pretoria e la sua maestosa fontana
Lasciati alle spalle i Quattro Canti e prosegui verso Piazza Pretoria ed uno dei simboli di Palermo, la stupenda e monumentale Fontana Pretoria.
Purtroppo noi non abbiamo avuto la fortuna di vederla in tutta la sua bellezza, essendo spenta ed in manutenzione.
La fontana è stata costruita nel 1554 per il viceré di Napoli, Pedro Alvarez de Toledo, in seguito venduta e letteralmente spostata nella città di Palermo nel 1573.

Conosciuta come Pretoria, i siciliani un tempo la rinominarono Fontana della Vergogna, a causa delle nudità delle statue che la compongono.
Ti consigliamo di ammirare la sua maestosità, la bellezza delle statue e la raffinatezza dei particolari da un punto in alto, più precisamente dai tetti della Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, di cui ti parliamo più sotto.
Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria
L’ingresso alla Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria è a pagamento e vi si accede da Piazza Bellini. Una visita qui vale davvero la pena e la salita ai tetti ti permetterà di ammirare il panorama più bello sulla città, oltre che godere della maestosità della Fontana della Vergogna.
Appena entrato nella chiesa, chiudi un attimo gli occhi e poi riaprili per ammirare estasiato la bellezza di questo capolavoro barocco.
L’interno è ricoperto in ogni suo angolo di statue di putti, vergini, sante e stucchi. Marmi mischi e tramischi la fanno diventare un gioiello di incommensurabile valore.

Puoi partecipare ad una visita guidata, della durata di tre ore, che include oltre a questa chiesa anche quelle di San Giuseppe e del Gesù, di quest’ultima ti parliamo più sotto.
In ogni caso prima di lasciare Santa Caterina ti consigliamo di fermarti alla Dolceria. Seguendo le antiche ricette delle monache, qui si preparano dolci a dir poco sublimi. Cassate, cannoli, frutta Martorana e mennulata sono solo alcuni dei motivi per cui vale la pena fermarsi.
Acquista un dolce e gustalo all’interno del chiostro, magari seduto su una delle panchine presenti, ammirando il cielo azzurro e le rondini in volo. Noi ci siamo presi una cassata al forno, che non avevamo mai assaggiato prima ed ovviamente abbiamo adorato ed una minna di Sant’Agata, una cassatella la cui forma ricorda appunto un seno.
Chiesa di San Cataldo
Sempre in Piazza Bellini, alle spalle della Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria si trova la Chiesa di San Cataldo, famosa per le sue 3 cupole rosse, una delle classiche cartoline di Palermo.
La piccola chiesa, costruita nel 1160, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco ed è un classico esempio dell’architettura arabo-normanna.
Gli interni in mattoni a vista sono molto semplici e privi di decorazioni, ad eccezione del pavimento in marmo a mosaico.
L’atmosfera è resa affascinante dalla luce tenue che entra dalle finestrelle, poste lungo le facciate e sulle tre cupole.

Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio
Altra tappa imperdibile ed esempio della Palermo arabo-normanna è la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, anche nota come La Martorana e situata proprio accanto alla Chiesa di San Cataldo, con la quale condivide l’ingresso al giardino.
I suoi interni sono molto belli, un mix di elementi bizantini ed islamici, con diversi mosaici dai colori blu ed oro.
Se vuoi visitarla controlla bene gli orari, noi siamo stati sfortunati, era in corso una cerimonia per cui non siamo riusciti ad ammirare appieno la sua bellezza, potendo così vedere solo velocemente i suoi meravigliosi mosaici.
Santa Maria dello Spasimo
Un’altra chiesa che merita una visita, è senza dubbio quella di Santa Maria dello Spasimo.
La sua costruzione iniziò nel 1509, ma non venne mai portata a termine a causa della mancanza di fondi e dell’incombente invasione turca, si tratta di una chiesa sconsacrata.
La sua particolarità rimane senza dubbio quella di non avere il tetto. Nelle giornate con il cielo azzurro, guardando all’insù, sembra di essere all’interno di un meraviglioso quadro.
L’ingresso è gratuito, la chiesa è sempre aperta eccetto il lunedì, controlla comunque gli orari.

Palazzo Butera, una delle dimore più affascinanti di Palermo
Passeggiando per la Kalsa si possono ammirare innumerevoli palazzi storici.
Palazzo Butera è uno fra questi, un edificio affacciato sul mare che è stato riportato ai suoi antichi splendori grazie all’opera di riqualificazione di Massimo Valsecchi.
Se come Luca ami l’arte e le sue innumerevoli forme non perderti una visita in questo palazzo.
Giardini Garibaldi, un’oasi verde in città
Non lontano da Palazzo Butera, in Piazza Marina puoi andare a fare una passeggiata all’interno di Giardino Garibaldi.
Si tratta di un giardino pubblico realizzato tra il 1861 ed il 1864 ed intitolato appunto a Giuseppe Garibaldi.
Qui puoi ammirare un gigantesco Ficus, considerato l’albero più grande d’Europa ed uno dei più vecchi d’Italia.

Oltre all’esemplare più grande ce ne sono molti altri di dimensioni più piccole, ma comunque sempre maestosi. La particolarità di queste piante è quella di avere i rami che crescendo vanno a toccare terra, sembrando così dei tronchi.
I murales della Kalsa
Ormai la street art è diventata una vera attrattiva in alcune grandi città, spesso opera di riqualificazione di zone popolari. Ovviamente anche Palermo ha alcuni murales da ammirare e fotografare.
Nelle vicinanze della Chiesa di Santa Maria dello Spasimo sulle facciate di alcuni edifici si possono trovare tre murales, realizzati dall’artista Basik.
Il murale senza dubbio più famoso di Palermo è quello dedicato ai compianti giudici Falcone e Borsellino.
Questa opera d’arte, a cura degli street artist siciliani Rosk e Loste, si trova su una parete dell’Istituto Nautico Gioieni-Trabia e si affaccia sulla borgata marinara della Cala, a pochi passi dal porto turistico della città.
Il Capo: il quartiere famoso per il suo mercato
Il quartiere de il Capo prende il nome da uno dei mercati più famosi della città. È senza dubbio la zona dove abbiamo trascorso il maggior tempo durante il nostro soggiorno a Palermo, alloggiando in questa parte della città.
Decadente, ma al tempo stesso pittoresco e colorato, si estende dal Teatro Massimo alla Cattedrale e lungo le sue strade si trovano negozi di souvenir, gelaterie, bar e ristoranti.
Vediamo di seguito quali sono le principali attrazioni.
Il mercato de Il Capo
Insieme a quello di Ballarò, Il Capo è uno dei mercati storici di Palermo, da vedere assolutamente e dove fermarsi per mangiare qualcosa.
Si estende lungo quattro diverse vie, Via Carini, la principale porta d’accesso e poi ancora Via Beati Paoli, Via di San’t Agostino e Via Cappuccinelle.
Dall’animo popolare è un susseguirsi di banche colorate che vendono frutta e verdura, spezie, pesce, carne e tanto altro. Molto simile ad un suk arabo dove i bottegai attraggono i clienti letteralmente urlando parole e frasi incomprensibili.
Potrebbe interessarti partecipare ad un tour dei mercati di Palermo.
Al mercato de Il Capo si possono anche assaggiare tantissime specialità tipiche, di fatti potrai acquistare una spremuta fresca di arancia, oppure prendere uno sfincione, poi ancora del pesce, insomma non mancano affatto le possibilità. Dai un occhio al nostro articolo Street food a Palermo: un viaggio tra profumi e sapori.
La Cattedrale di Palermo
Non puoi andartene da Palermo senza aver visitato la sua Cattedrale.
Guardando con attenzione l’edificio si possono notare i vari stili architettonici, un lascito delle continue dominazioni della città.
Romana, bizantina, araba, normanna, aragonese e spagnola. Potrai divertirti a capire quale parte è stata opera di una piuttosto che di un’altra dominazione.
Gli esterni sono davvero affascinanti, ma gli interni sinceramente lo sono molto meno. Vale la pena però entrare per salire sui tetti, così da ammirare il panorama sulla città, ma anche vedere da vicino la bellezza della cupola e delle torri.

Altra zona interessante da visitare è la cripta dove sono custoditi 23 sarcofagi, tutti di epoche e stili differenti.
L’ingresso è a pagamento, puoi acquistare il biglietto sul sito ufficiale, evitando così la fila.
Albergheria: l’antico quartiere della città
Il quartiere dell’Albergheria è uno dei più antichi di Palermo. Pare che i primi a stabilirsi qui, nel VII secolo, furono i Fenici, in seguito i normanni che ne fecero il loro centro di potere.
Nonostante in questo quartiere si trovi il Palazzo Reale, antica dimora dei reali di Sicilia, nel tempo è stata una delle zone più degradate di Palermo, per fortuna però nell’ultimo decennio ha subito una interessante opera di riqualificazione.
Anche in questa zona le attrazioni da vedere sono numerose, noi te ne consigliamo alcune che non puoi assolutamente perderti.
Chiesa del Gesù di Casa Professa
La Chiesa del Gesù di Casa Professa si trova in Piazza Casa Professa 21. L’ingresso è gratuito e, data la sua bellezza, viene spesso scelta dalle coppie per celebrare matrimoni.
Il suo stile barocco ti lascerà a bocca aperta, in ogni angolo noterai delle raffigurazioni cesellate in ogni minimo particolare.
Avvicinandosi ad esse ed osservandole ti sembrerà quasi di vederle prender vita. Spendi qualche minuto in più nell’ammirare codesta bellezza, noi ne siamo rimasti davvero affascinati.

Qui puoi vedere un nostro video sugli interni di questa meravigliosa chiesa.
Mercato di Ballarò
A pochi passi dalla Chiesa del Gesù si trova il Mercato di Ballarò, uno dei mercati storici del capoluogo siciliano, oltre che il più grande ed il più caotico.
Passeggiando nel mercato si respira la vera anima di Palermo, ma come per il mercato de Il Capo, se vuoi saperne di più allora leggi il nostro articolo, di cui ti abbiamo parlato sopra.
Palazzo dei Normanni e la Cappelle Palatina
Una delle più antiche residenze d’Europa, il Palazzo dei Normanni, anche conosciuto come Palazzo Reale, è attualmente la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Al suo interno, oltre agli appartamenti reali ed ai giardini, è possibile visitare la Cappella Palatina, di rara bellezza e chiaro esempio dell’arte arabo-normanna. Si tratta di quella che un tempo fu la cappella privata della famiglia reale.
Ti suggeriamo vivamente di partecipare ad una visita guidata che comprende la Cappella Palatina e le aree del palazzo aperte, che attenzione possono variare a seconda delle attività in corso da parte della Regione Sicilia.
Al suo interno si trovano dei mosaici in oro di stampo bizantino, dal 2015 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e fa parte del percorso della Palermo arabo-normanna insieme alle cattedrali di Monreale e Cefalù. Potrebbe interessarti Cosa vedere a Cefalù, il borgo medievale affacciato su un mare da sogno. Se invece vuoi visitare Monreale allora ti consigliamo questo tour per raggiungerla in bus.
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2 Responses
Una città che ho amato follemente e che mi auguro di vedere con più calma magari nella prossima primavera o inverno !
Bellissimo l’articolo, ricco di consigli e molto chiaro nella lettura.
Siete una sicurezza, ❤️
Grazie Alessia, siamo felici che tu abbia trovato interessante il nostro articolo.
Speriamo di averti dato qualche maggiore spunto per visitare di nuovo Palermo.