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Visita alla città dell’olio: cosa vedere a Brisighella in un giorno

Cosa vedere a Brisighella veduta aerea di Brisighella

Sommario

Nel cuore della Romagna si trova un piccolo borgo che sorge su tre colli, completamente circondato da dolci colline coltivate ad ulivi secolari ed alberi da frutto, un gioiello autentico e dal fascino medievale che incarna bellezza e storia, dove la vita scorre lenta.

Stiamo parlando di Brisighella, un luogo assolutamente da visitare per scoprirne cultura, tradizioni e sapori.

Con questo articolo ti portiamo a conoscere la città dell’olio, per cui continua a leggere per sapere cosa vedere a Brisighella in un giorno.

Brisighella dove si trova e come arrivare

Brisighella si trova in Emilia-Romagna in provincia di Ravenna, all’interno del Parco Regionale della Vena del Gesso e nel cuore dell’Appenino tosco-romagnolo.

La città è facilmente raggiungibile in auto percorrendo l’Autostrada A14 Adriatica, con uscita a Faenza. Se invece arrivi da nord dovrai prendere l’Autostrada del Sole, A1/E35 imboccando il casello di uscita a Faenza.

Una volta arrivato, nei pressi del centro storico, ci sono vari parcheggi pubblici disponibili e tutti gratuiti. Noi abbiamo parcheggiato in Via Alberto Baccarini, accanto al Parco Ugonia. Per visitare invece la Rocca Manfrediana e la Torre dell’Orologio ti suggeriamo di parcheggiare nell’area di parcheggio dedicata.

Se preferisci il treno puoi arrivare a Brisighella con un regionale da diverse città italiane. Ad esempio da Bologna Centrale, facendo un cambio a Faenza, puoi raggiungere il borgo in circa tre ore e mezza. Dai un occhio ad orari e treni disponibili.

Dalla stazione puoi raggiungere poi il centro storico con una passeggiata di 5 minuti.

Cosa vedere a Brisighella in 6 tappe

Brisighella negli ultimi anni ha ricevuto diverse certificazioni, infatti fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, inoltre è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano ed è anche stata nominata Città Slow.

Il suo centro storico è molto gradevole, ma anche contenuto, per cui lo si visita in breve tempo, ma ti suggeriamo comunque di viverlo al meglio, fermandoti in uno dei suoi ristoranti ed osterie e di fare anche una degustazione di olio, eccellenza che ha reso Brisighella città dell’olio.

Inoltre se decidi di raggiungere la Torre dell’Orologio e la Rocca Manfrediana a piedi dal centro, sicuramente ti servirà più tempo, anche perché il percorso è in salita.

Ma vediamo quali sono le principali tappe da non perdere nel borgo.

Il centro storico

Il centro storico di Brisighella sorge ai piedi di tre colli rocciosi, sui quali sorgono rispettivamente la Torre dell’Orologio, la Rocca Manfrediana ed il Santuario del Monticino, ben visibili da vari angoli della città.

Tra gli edifici di interesse spiccano la Fontana Vecchia, risalente al 1490. In passato veniva alimentata dalle sorgenti del Parco della Vena del Gesso, divenendo così la storica fonte pubblica del paese.

Brisighella durante il periodo rinascimentale era protetta da una cinta muraria, alcuni tratti di mura e bastioni sono tutt’ora visibili in Via Fossa.

Per godere al meglio della bellezza del borgo, ti suggeriamo di passeggiare per il centro senza una precisa meta, osservando gli edifici e le varie piazze, come Piazza Marconi, su cui si affaccia Via degli Asini, di cui ti parliamo più sotto. Poi ancora le antiche porte di accesso alla città, come Porta delle Dame, antico ingresso al paese ed alla Via degli Asini.

La Via degli Asini

Tra le tappe imperdibili del borgo vi è la Via degli Asini. Si tratta di un’antica strada lastricata, sopraelevata e coperta con un soffitto di travi di legno, caratterizzata da finestre ad arco in pietra, di diversa ampiezza e da cui filtra la luce del giorno.

Sembra che la costruzione di questa strada risalga al XIV secolo. Nata a scopo difensivo del borgo, in origine veniva utilizzata come camminamento di ronda, essendo anche scoperta ed univa Porta Gabalo a Porta Bonfante.

Si narra che nel 1467 gli abitanti del borgo respinsero, proprio dagli archi, le truppe di Federico di Montefeltro, duca di Urbino.

Successivamente, quando perse il suo scopo difensivo, la strada venne coperta ed inglobata nelle abitazioni.

Un tempo da qui passavano i birocciai, che trasportavano il gesso dalle cave circostanti, a dorso appunto di asini, da qui l’attuale nome della via.

Di fronte agli archi vi erano le stalle degli asini, mentre ai piani superiori le camere da letto, riscaldate grazie al calore che saliva dalle stalle. Le birocce invece, ossia i carri da trasporto, venivano alloggiati in locali scavati nel gesso, sulla piazza sottostante, dove attualmente sono ospitati negozi, bar e case private.

Molto bello anche il panorama dall’esterno, con gli edifici dai colori pastello e i portoni in legno.

Senza alcun dubbio un angolo affascinante di Brisighella e soprattutto ricco di storia.

Rocca Manfrediana

Collocata in posizione dominante su una delle tre cime gessose che proteggono il borgo, la Rocca Manfrediana è stata costruita nel 1310, ad opera dei signori di Faenza, i Manfredi, passando poi nel 1500 ai veneziani che fecero costruire la torre più alta e ne ampliarono le mura, ecco perché viene anche chiamata Rocca dei Veneziani.

Dalla Rocca è possibile godere di un bellissimo panorama sul borgo, sulla Torre dell’Orologio, sulle colline e sul paesaggio che abbraccia Brisighella.

L’ingresso alla rocca è a pagamento, con orari di apertura che variano nei mesi, da giugno ad ottobre solo festivi e pre festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, mentre tra luglio e agosto l’apertura viene estesa anche in settimana, da martedì a venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Questi orari li abbiamo visti alla biglietteria all’ingresso, fai attenzione che quelli che si trovano sul web sono diversi.

Una volta all’interno è possibile seguire il camminamento di ronda ed accedere alla corte d’armi e alle torri. Il biglietto della rocca include anche la visita al museo civico.

Torre dell’Orologio

Se parcheggi l’auto nell’area dedicata alla Rocca Manfrediana, con una breve passeggiata di circa 10 minuti puoi raggiungere il colle su cui sorge la Torre dell’Orologio. Il percorso è perlopiù pianeggiante, su una stradina sterrata, circondata da natura e con belle viste panoramiche, l’ultimo tratto da percorrere sono invece dei gradoni.

In alternativa, per i più allenati, si può salire percorrendo 350 scalini, il percorso parte dalla Via degli Asini.

Eretta nel 1290, insieme alla Rocca ebbe fino al 1500 la funzione di difesa del borgo. Fu distrutta e ricostruita più volte, fino al 1850 quando venne montato l’orologio, la cui particolarità è il quadrante a sei ore, secondo il sistema orario dell’epoca.

Dalla cima del colle è possibile godere di un bel panorama. L’accesso alla torre è gratuito e gli orari cambiano in base alla stagione. Noi l’abbiamo trovata chiusa.

Santuario della Madonna del Monticino

Sull’ultimo dei tre colli di Brisighella sorge, immerso tra i cipressi, il Santuario della Madonna del Monticino. Risalente al XVIII secolo, al suo interno si trova una immagine sacra della Vergine, datata 1626, di cui non si conosce l’autore.

Purtroppo al momento l’accesso non è consentito, per cui puoi ammirarla solo dall’esterno.

Il Santuario lo si può raggiungere a piedi dalla rocca, il percorso è in salita e l’ultimo tratto è immerso nella natura.

Sul retro è visibile la cava da cui veniva estratto il gesso, ora chiusa e divenuta Museo Geologico all’aperto, interessante per conoscere la storia del popolo brisighellese, fortemente legato a questa attività lavorativa.

Pieve di Tho

Distante circa due km dal centro di Brisighella, si trova la Pieve di San Giovanni in Ottavo, conosciuta meglio come Pieve di Tho.

Si tratta di una delle più antiche della zona, pare che le sue origini si debbano far risalire ai tempi in cui Galla Placidia risiedeva nel ravennate, probabilmente tra il VIII e il X secolo.

Il nome in Ottavo si può collegare al fatto che la pieve sorge esattamente nell’ottavo miglio della Via Faventina, antica strada consolare romana che collegava Faenza con l’Etruria.

Realizzata in stile romanico, al suo interno si possono ammirare degli affreschi ed un capitello corinzio. Aperta da metà aprile a metà ottobre, solo domenica e festivi dalle 15 alle 18 e salvo cerimonie.

Cosa mangiare a Brisighella

Nel centro di Brisighella sono presenti diversi ristoranti, enoteche ed osterie dove poter gustare la cucina tipica del territorio.

Tra i principali prodotti ti segnaliamo il formaggio di fossa, stagionato nelle grotte di gesso, la carne di Mora Romagnola, una razza di suino allevato proprio in questo territorio, poi ancora il Carciofo Moretto, una varietà autoctona e molto rustica e la Pera Volpina.

Inoltre a Brisighella puoi gustare diversi primi piatti realizzati con pasta sfoglia, lavorata a mano dalle sfogline. Il tutto accompagnato dal buon vino, Sangiovese di Romagna DOC, oppure l’Albana DOCG.

Infine l’Olio extravergine di Oliva DOP, prodotto principe di Brisighella, ma di questo te ne parliamo più sotto.

Per gustare al meglio i vari prodotti ti segnaliamo che a Brisighella durante l’anno si tengono diverse sagre enograstronomiche. Sul sito ufficiale puoi trovare tutti gli eventi in programma.

Cosa fare a Brisighella: degustazione di olio

La coltura dell’olivo a Brisighella, lungo la valle del fiume Lamone, viene fatta risalire sin dai tempi dei Romani, grazie anche alla posizione geografica in cui si trova la città, in una vallata ad anfiteatro protetta dai venti freddi grazie alle alture dell’Appennino tosco-romagnolo, oltre che dalle catene montuose di gesso che fungono da barriera naturale.

È nato così l’olio extravergine di oliva Brisighella DOP, di qualità superiore e prodotto solo con la varietà Nostrana di Brisighella, che cresce solo qui. L’olio dal colore verde smeraldo, con riflessi dorati, presenta uno spiccato gusto amarognolo, intenso e piccante.

Il Brisighella è stato uno dei primi olii in Italia ad ottenere nel 1996 il riconoscimento DOP.

Per cui tra le cose da fare assolutamente a Brisighella non può mancare una degustazione di olio. Nei vari ristoranti ed osterie del centro di solito portano in tavola del pane, accompagnato dall’olio.

Ma se vuoi anche acquistarlo puoi andare al negozio di Terre di Brisighella in Via Strada 2, a pochi minuti dalla Pieve di Tho. Qui puoi fare una degustazione delle varie qualità ed ovviamente fare scorta di olio e non solo, in negozio troverai tanti altri prodotti tipici del territorio, come conserve e tanto altro. Noi non siamo di certo usciti da qui a mani vuote!

Dove dormire a Brisighella

Se vuoi trascorrere un weekend a Brisighella allora ti consigliamo di dare occhio a disponibilità e tariffe dei vari alloggi presenti.

Noi abbiamo alloggiato al Relais Melvigo, in posizione tranquilla e con una bella vista panoramica sulle colline di Casola Valsenio.

Il relais dispone di ampi appartamenti attrezzati, di un ristorante con terrazza panoramica, dove potrai anche gustare la colazione a buffet, oltre che un centro benessere, con vasca idromassaggio esterna ed una bella piscina.

Inoltre sia in reception che al ristorante puoi acquistare vini ed olio prodotti dalla loro azienda agricola, oltre ad altri prodotti tipici del territorio.

Questo alloggio dista circa trenta minuti di auto da Brisighella.

Cosa vedere nei dintorni di Brisighella

Brisighella dista circa un’ora di strada da Cervia e dalle sue Saline, per cui è una tappa ideale se stai trascorrendo le tue vacanze al mare, ma vuoi staccare un pò dalla vita da spiaggia lungo la Riviera Romagnola, andando alla scoperta dell’entroterra.

Anche la città di Rimini potrebbe essere una tappa da aggiungere al tuo itinerario. Situata a poco più di un’ora di auto, è stata per noi una bella scoperta, con il suo centro storico di epoca romana e ben conservato, l’antico borgo di pescatori e tanto altro.

Vicino si trova il borgo di Bertinoro, anch’esso annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e famoso per essere il Balcone della Romagna, grazie alla bella vista che si può godere dalla sua terrazza. Inoltre è anche considerato il borgo del vino e vale la pena farci una tappa.

Potrebbe interessarti Cosa vedere in Romagna: 5 borghi da non perdere, dall’entroterra al mare.

A meno di un’ora di strada si trova invece Dozza, il borgo famoso per i suoi murales che l’hanno fatto diventare un vero e proprio museo a cielo aperto. Dai un occhio a Cosa vedere a Dozza in una giornata: tappe imperdibili nel borgo dei murales.


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