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Visita a Villa Gromo a Mapello: dimora segreta poco fuori Milano

Visita a Villa Gromo a Mapello Villa Gromo

Sommario

Visitare castelli, palazzi e dimore storiche è una tra le attività che amiamo fortemente fare. Spesso ci piace pensare alla vita che un tempo vi si svolgeva al loro interno, tra leggende e mura che trasudano storia.

Così abbiamo avuto l’occasione di partecipare ad una visita a Villa Gromo a Mapello, grazie ad un tour guidato durante una delle aperture straordinarie di questa meravigliosa e segreta dimora, dato che normalmente è chiusa al pubblico.

La storia di Villa Gromo

Situata nella cosiddetta Isola Bergamasca, un’area ad ovest di Bergamo delimitata dai fiumi Adda e Brembo, Villa Gromo è una delle ville più belle di tutta la zona.

La data precisa di costruzione non è conosciuta, dato che al momento del restauro non sono stati pervenuti documenti che ne attestassero l’anno.

Sembra comunque che sia risalente al diciottesimo secolo, come indicato sulla targa al cancello di ingresso, precisamente nei primi anni del ‘700.

La villa fu di proprietà di una nobile famiglia bergamasca di Alzano Lombardo, la famiglia Zanchi de’ Locatelli, in quel tempo una delle più illustri ed influenti della zona.

Il parco all’inglese che circonda Villa Gromo

I proprietari decisero di costruire questo maestoso edificio come luogo di vacanza, per sfuggire alla calura estiva della città ma soprattutto per farsi notare tra la nobiltà dell’epoca.

Negli anni si susseguirono diversi proprietari, dalla famiglia Finardi, agli Stampa fino agli Antona-Traversi, i cui eredi vivono tutt’oggi in alcune aree della villa.

La villa prende il nome dal borgo di Gromo, un piccolo agglomerato di cascinali che sorgeva proprio accanto ad essa, dove vivevano i contadini ed il personale occupato presso l’edificio e che oggi è ancora ben visibile, anche se non vi è consentito l’accesso non essendo il luogo in sicurezza.

Villa Gromo e la sue stanze affrescate

Circondata da un grande parco all’inglese di 16 ettari, Villa Gromo ricorda molto la struttura di alcune ville venete più famose e conosciute.

Di sicuro in primavera inoltrata il parco assume tutto un altro aspetto rispetto a come lo abbiamo visto noi, con gli alberi ancora spogli di foglie e fiori ed il prato un pò ingiallito da un inverno siccitoso.

Dal cancello, attraversando l’immenso parco e poco prima del maestoso ingresso, si trova una piccola fontana calcarea che nasconde un segreto. Di fatti la fontana muta nel tempo, essendo il calcare un elemento che si modifica a contatto con l’acqua.

Pensa che l’acqua proviene da una piccola fonte, di proprietà degli attuali inquilini che risiedono nella villa.

Salendo le scalinate all’ingresso, con i grandi portici e le suggestive vetrate che portano alla sala di ricevimento, il nostro sguardo è stato subito rapito da un meraviglioso affresco sul soffitto e sulle pareti, con richiami alla mitologia greca ma anche con figure allegoriche che riportano alla vita che si svolgeva un tempo all’interno del borgo.

Ingresso e porticato di Villa Gromo

Questi affreschi pare siano da attribuire all’artista comasco Carlo Carloni, divenuto famoso per alcuni lavori commissionati dall’impero austro-ungarico, come ad esempio alcuni affreschi che si trovano nel Castello Belvedere di Vienna.

Il pittore grazie alle sue morbide pennellate ed all’utilizzo di colori pastello riesce a far sognare l’osservatore che viene catapultato immediatamente in quel tempo.

Inoltre grazie all’abile tecnica della prospettiva sembra che la stanza sia molto più ampia di quanto non lo sia davvero.

Accanto a questa prima sala si trovano alcune stanze più piccole adibite a salotti, dove i nobili si ritrovavano per trascorrere del tempo in compagnia, i gentiluomini a fumare e le dame a chiacchierare.

Chiudendo gli occhi ti sembrerà di ascoltare le chiacchiere, le risate e l’odore di tabacco.

Infine nella sala da pranzo l’affresco sul soffitto è un tripudio di colori, con immagini che richiamano al cibo dove pesce appena pescato, selvaggina, frutta e verdura sono i veri protagonisti.

Salendo invece la scalinata che porta al piano superiore, siamo rimasti stupiti dagli affreschi dove la figura mitologica di Ercole, possente e fiero, è la vera protagonista.

Su questo piano vi si trovano alcune sale molto meno sfarzose e tutt’oggi adibite ad eventi, quali matrimoni e cerimonie.

Inoltre da una delle finestra è possibile ammirare i cascinali di un tempo del borgo di Gromo.

Accanto alla villa si trova invece una piccola chiesa, tutt’ora in uso per cerimonie, pare anch’essa affrescata da Carloni.

Da segnalare infine la palazzina in stile elvetico che si trova proprio subito dopo il cancello di ingresso. Questo edificio venne realizzato su richiesta della Signora Stampa che, di origini svizzere, una volta trasferitasi qui volle ritrovare osservando il panorama qualcosa che le ricordasse la sua amata terra.

Palazzina Elvetica

Attualmente la palazzina non è visitabile essendo abitata.

La nostra visita a Villa Gromo a Mapello

In una soleggiata e quasi primaverile prima domenica di marzo, grazie a Lombardia Segreta, un’associazione culturale che si occupa di organizzare visite guidate in luoghi speciali e meno conosciuti in regione, abbiamo avuto modo di partecipare ad un tour per scoprire tutti i segreti di Villa Gromo.

La visita è durata un’ora e mezza circa ed accompagnati da Eva, una guida preparatissima, abbiamo avuto modo di scoprire la storia della villa e di ammirare le varie sale.

Per assicurarti il tuo ingresso alla villa visita il sito di Lombardia Segreta e prenota la tua visita guidata.

Scegli la data e l’orario di ingresso in base alle proposte disponibili. Una volta prenotato puoi pagare la tua visita direttamente in loco.

Cosa vedere nei dintorni di Villa Gromo

Se oltre a Villa Gromo vuoi esplorare meglio i dintorni, allora ti suggeriamo di fare un giro a Sotto il Monte, il paese che ha dato i natali a Giovanni XXIII, conosciuto come il Papa buono.

Questo luogo è solitamente meta di pellegrinaggio e quindi legato fortemente ad un turismo religioso.

Mapello dista meno di mezz’ora di auto da Bergamo, nominata nel 2023 insieme a Brescia, Capitale Italiana della Cultura.

Una volta giunto a Bergamo prendi la funicolare che porta alla città alta, ricca di monumenti storici, come ad esempio la Piazza Vecchia dove si affacciano il Palazzo del Podestà ed il Campanone, oppure Piazza del Duomo dove ammirare la Cattedrale, la Basilica di Santa Maria Maggiore e la meravigliosa Cappella Colleoni.

Se invece preferisci visitare piccoli borghi allora ti suggeriamo di fare una tappa sul Lago d’Iseo, dove puoi fare anche dei trekking ed andare a caccia di big bench, le cosiddette panchine giganti, che qui godono di una bellissima vista lago, oppure puoi visitare le particolarissime Piramidi di Zone e deliziarti poi a tavola con i sapori del lago e non solo.


Speriamo di averti fatto venire voglia di visitare la meravigliosa Villa Gromo. Siamo certi che non rimarrai deluso una volta al suo interno, soprattutto se come noi ami queste dimore storiche.

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