Quando si pensa alla Puglia viene subito in mente il mare del Salento oppure il Gargano, eppure nell’entroterra esiste una valle incantata, immersa tra distese di ulivi, ciliegi e querce, borghi tutti bianchi e case in pietra dalla particolare forma conica, i trulli.
Stiamo parlando della Valle d’Itria, un territorio compreso tra le provincie di Bari, Brindisi e Taranto.
Era da tempo che volevamo visitare questa zona d’Italia, così particolare e caratteristica, anche dal punto di vista culinario.
Non ne siamo rimasti affatto delusi, senza dubbio è la zona che più ci ha colpiti durante il nostro viaggio on the road nella regione più ad est d’Italia.
In questo articolo vogliamo portarti a conoscere i 4 borghi più caratteristici della valle, un viaggio tra tradizione e gastronomia.
Quando visitare la Valle d’Itria
Soprattutto negli ultimi anni, grazie anche alla promozione turistica ideata della regione, la Puglia è stata letteralmente presa d’assalto dai turisti di tutto il mondo.
Ti sconsigliamo di visitarla nei mesi di luglio e agosto, così non solo eviterai le folle numerose ma soprattuto il gran caldo che potrebbe essere un vero problema.
La primavera e la tarda estate invece sono i periodi migliori per godere al meglio delle bellezze di questa valle.
Noi ci siamo stati a metà giugno e siamo stati fortunati perché siamo riusciti a visitare alcuni borghi praticamente quasi in solitudine, anche nelle ore centrali del giorno.
Cosa vedere in Valle d’Itria: i quattro borghi bianchi da non perdere assolutamente
Valle d’Itria è sinonimo di borghi bianchi ma anche di trulli, le caratteristiche abitazioni che hanno reso questa zona famosa.
I borghi da vedere sono diversi, noi per motivi di tempo, abbiamo deciso di vistarne solo quattro, Alberobello, Locorotondo, Cisternino ed infine Ostuni.
Alberobello, un villaggio fiabesco
Arrivando da Bari il primo borgo che abbiamo incontrato in Valle d’Itria è Alberobello.
Reso famoso dalle sue particolarissime case coniche dette trulli, è sicuramente uno dei borghi più fotografati d’Italia.
Oltre che essere uno dei Borghi più Belli d’Italia, dal 1996 è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Il fascino di questa cittadina incanta tutti quanti, addirittura la casa editrice Lonely Planet, famosissima tra noi viaggiatori, ha inserito Alberobello tra i 500 luoghi più belli del mondo.
In effetti passeggiando per le sue folcloristiche stradine, tra le sue case a trullo non è difficile capirne il motivo.
Alberobello nella cosiddetta zona monumentale a trulli è suddivisa in due rioni, Rione Monti ed Aja Piccola.
Nel primo rione, più turistico, si trovano i negozi di souvenir, i ristoranti ed i b&b mentre nel secondo i trulli sono tutt’ora abitati, per cui l’atmosfera è più autentica.
Passeggiando per le strade del borgo ti sembrerà di essere in un luogo incantato.
Se vuoi approfondire cosa vedere e quali sono i punti panoramici migliori allora non perderti il nostro articolo dedicato ad Alberobello.
Locorotondo, il borgo circolare
Ebbene si, il nome Locorotondo deriva dal latino Locus Rotondus ossia luogo rotondo, grazie anche anche alla conformazione circolare del suo centro storico.
Se ad Alberobello ci sono i trulli, a Locorotondo si trovano le cummerse, le caratteristiche case dai tetti spioventi ed aguzzi fatte con le chiancarelle, le pietre con cui sono realizzati anche i trulli. A noi queste abitazioni hanno ricordato quelle della più famosa città olandese, Amsterdam.
Il bianco delle case è interrotto dai bellissimi balconi fioriti, alcuni in architettura barocca.
Ogni anno qui si tiene un concorso per decretare il più bel balcone fiorito.
Il centro di Locorotondo è abbastanza piccolo per cui lo si può visitare anche in mezza giornata.
Da non perdere una passeggiata lungo Via Nardelli, da qui potrai godere di una bellissima vista sui terrazzamenti di vino e sui campi coltivati della Valle d’Itria, punteggiati qua e là di trulli.
Cisternino, la patria dei fornelli
Cisternino è il regno incontrastato per gli amanti della carne.
Il borgo è la patria delle macellerie con fornello, in queste botteghe puoi entrare, scegliere il taglio di carne che preferisci, fartelo cucinare e gustarlo ancora fumante accomodato su di un tavolino in strada.
Passeggiando per le vie del centro storico abbiamo visto diverse macellerie, ma complice forse l’orario e la bassa stagione noi purtroppo le abbiamo trovate tutte chiuse.
Per cui, se sei interessato ai fornelli, meglio organizzare la tua visita all’ora di pranzo o di cena.
Anche Cisternino ha le case tutte bianche, i suoi vicoli sono disseminati di fiori e guardando in alto tra le mura si trovano appese delle altalene che riportano celebri aforismi.
Ammettiamo che tra i borghi visitati è forse quello che ci ha colpito meno, di sicuro anche per il fatto di averlo trovato semi deserto.
Si può visitare tranquillamente in un paio d’ore, abbinandolo magari a Locorotondo, da cui dista pochi chilometri.
Ostuni, la città bianca
Ostuni è considerata la città bianca dell’alto Salento, la calce che ricopre tutti gli edifici in alcune ore del giorno è quasi accecante.
Questo borgo medievale, in provincia di Brindisi, è una meta turistica molto amata anche per via della sua vicinanza al mare.
Situato su tre colli, offre una visuale mozzafiato sui campi disseminati di ulivi della Valle d’Itria, mentre il lontananza il blu del mare fa da contrasto al bianco delle sue case.
Circondata da antiche mura medievali, ampliate poi dagli Aragonesi, il suo centro storico è un dedalo di viuzze in un sali e scendi continuo.
Noi ti consigliamo letteralmente di perderti tra i vicoli, lasciati trasportare dai profumi, dai colori e dalle voci che questo luogo magico ha da offrire.
Al centro del borgo, nella parte alta della città, si erge maestosa la Concattedrale quattrocentesca in stile romano-gotico, dedicata a Santa Maria Assunta.
Osservando la sua facciata non potrai fare a meno di notare il rosone gotico a 24 raggi, il secondo più grande d’Europa.
Difronte ad essa si trova l’Arco Scoppa, inizialmente fabbricato in legno, nel 1750 venne ricostruito in pietra per una maggiore durevolezza, di sicuro lo si nota dato che il suo colore spicca in mezzo a tanto bianco.
L’arco è stato realizzato prendendo ispirazione dal Ponte dei Sospiri di Venezia e serve a collegare il Palazzo Vescovile a quello del Seminario.
Poco vicino si trova la ormai famosissima Porta Blu, divenuta una tappa imperdibile per una foto ad Ostuni.
Questa porta, che ogni anno attira migliaia di turisti, non è altro che l’ingresso ad una struttura turistica con una vista mozzafiato sulla valle.
Una curiosità che forse non sai, ad Ostuni sono state girate alcune scene di film più o meno famosi, tra cui Turné di Gabriele Salvatores, La vita davanti a sé con protagonista Sophia Loren e Pinocchio con Roberto Benigni.
Evidentemente la bellezza di questo borgo riesce a conquistare tutti, anche attori e registi.
La Valle d’Itria in tavola
La Valle d’Itria, oltre che con le sue bellezze paesaggistiche, sa conquistarti anche con una cucina ricca di gusto, storia e tradizione, soprattutto quella contadina.
Questo territorio collinare di origine carsica, in fatto di enogastronomia ha davvero molto da offrire.
Sua maestà, la carne
Al contrario delle zone costiere, qui la carne è la regina indiscussa sulla tavola.
L’allevamento di ovini è molto diffuso, per questo motivo uno dei piatti tipici e più gustosi sono i gnummareddi.
Si tratta di involtini di carne che contengono interiora di agnello o vitello, in budello, cotti sulla brace o sulla griglia. Il nome deriva dall’assonanza dialettale del gomitolo, di cui ne ricorda la forma.
Non puoi lasciare la Puglia senza aver gustato le bombette.
Sono sempre involtini, ma di carne di maiale e nella versione più classica sono ripieni di prosciutto e formaggio, ma si possono trovare in diverse varianti, come ad esempio con il capocollo, impanate, con speck e stracchino ed in altre innumerevoli versioni.
Si chiamano bombette perché una volta addentate verrai avvolto da un’esplosione di sapori.
Ed a proposito di capocollo, quello di Martina Franca è una vera e propria istituzione pugliese.
Si tratta del salume più tipico di tutta la Murgia ed è Presidio Slow Food dal 2000.
Lo si trova spesso sui menù servito come antipasto ma non solo.
Un insaccato dal profumo intenso ma dal gusto delicato, ricorda le note dolci del vino cotto con sentori di legno affumicato.
Noi, per gustarlo al meglio, ti consigliamo di assaggiarlo in purezza oppure accompagnandolo solo ai taralli, un altro must della cucina pugliese.
Oltre la carne c’è di più
In questo territorio agricolo le verdure, cosi colorate, saporite e ricche di energia, vengono valorizzate al meglio in alcune ricette di origine antica.
Uno dei piatti più apprezzati è senza dubbio il purè di fave e cicorie, già amato nelle storia da Federico II di Svevia, sovrano del Regno di Sicilia, ai tempi al posto della cicoria si usava accompagnarlo con cipolla caramellata.
Quando si pensa alla Puglia e al cibo vengono subito in mente le orecchiette, chiamate anche chiancarelle.
Questo formato di pasta, rigorosamente lavorato a mano, è molto diffuso un pò ovunque.
Sulla tavola le puoi trovare sia nella versione classica con cime di rapa, che condite con pomodoro e cacioricotta.
Vogliamo parlare poi dei formaggi? Non basterebbe una pagina intera per rendere omaggio ai prodotti caseari di questa valle e dell’intera Puglia.
Il caciocavallo, la mozzarella, la burrata e la ricotta forte solo per citarne alcuni.
Spesso li troverai anche nei buffet degli hotel a colazione.
Insomma di sicuro un viaggio in queste zone saprà conquistarti anche dal punto di vista culinario.
Cosa fare nei dintorni della Valle d’Itria
Se non ne hai abbastanza di questa meravigliosa zona della Puglia puoi estendere il tuo viaggio in Salento, visitando la bellissima città di Otranto, ponte tra Oriente ed Occidente e le sue meravigliose spiagge, grotte e calette.
Sulla sponda Ionica si trova invece Gallipoli, famosa per il suo centro storico e per le sue spiagge di acqua cristallina.
Restando invece nella zona del barese puoi visitare Polignano a Mare e Monopoli, due borghi stupendi affacciati sul mare.
In questo articolo oltre che di bellissimi borghi abbiamo voluto raccontarti in breve la cucina del territorio, se un pochino ci conosci sai che quando visitiamo un luogo ci piace scoprirlo anche attraverso i suoi sapori più tipici.
Anche tu, come noi, quando viaggi vai alla ricerca di piatti tipici e prodotti del territorio?
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