In questo articolo ti raccontiamo il nostro itinerario in Bretagna di 7 giorni, dall’Ille-et-Vilaine al Finistère. Preparati a sognare un viaggio che promette di essere un’esperienza indimenticabile, tra natura, storia, tradizioni e gastronomia.
La Bretagna è un gioiello incastonato nella Francia nord occidentale, una regione che affascina per i suoi paesaggi mozzafiato. Terra di leggende ed antiche tradizioni, di villaggi medievali che sembrano appena usciti da un fumetto di Asterix e di città marinare che profumano di salsedine, dove le maree la fanno da padrone.
Per non parlare poi della gastronomia locale, a base di deliziosi piatti di pesce e frutti di mare. Poi ancora crepes e galette, che insieme al burro salato sono vere istituzioni regionali.

Come raggiungere la Bretagna dall’Italia
La Bretagna è una regione della Francia nord occidentale, confina ad est con la Normandia e spesso queste due destinazioni si abbinano insieme per un unico viaggio on the road.
La si può raggiungere in aereo, in treno oppure in auto. Abbiamo dedicato un articolo con tutte le informazioni utili per raggiungere la Bretagna dall’Italia, per cui se sei interessato leggi qui.
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Quando andare in Bretagna
La Bretagna è bagnata dall’Oceano Atlantico, per cui il clima viene molto influenzato dalle correnti oceaniche che portano spesso precipitazioni e forti venti, che però spazzano velocemente qualsiasi perturbazione.
Le temperature sono abbastanza miti, in inverno non scendono mai sotto lo zero ed in estate non superano i 30 gradi, tieni però presente che spesso il vento che soffia tende ad abbassare la percezione della temperatura.
In ogni caso il periodo migliore per visitare la Bretagna è l’estate, da giugno a settembre, quando il meteo è più stabile, molto più soleggiato e meno piovoso e si possono anche sfruttare le belle giornate di sole per trascorre del tempo in spiaggia e magari fare anche un bagno.

Ovviamente per noi italiani abituati alle calde acque del Mediterraneo, la temperatura dell’Atlantico è freddina, anche lungo la costa nord bagnata dal Canale della Manica. La zona migliore per un tuffo in mare è quella del Quiberon a sud ovest, nel dipartimento del Morbihan, dove ci sono diverse baie riparate dal vento.
Noi abbiamo scelto di viaggiare in Bretagna i primi 15 giorni di giugno ed abbiamo trovato un clima perfetto, di giorno le temperature non superavano i 23 gradi e la sera o mattina presto scendevano a 13/15 gradi. Abbiamo trovato qualche giorno di pioggia, ma mai invalidante, era una pioggerellina fine e che durava magari pochi minuti. Il vento invece è stato quasi una costante, ma fa parte del pacchetto, chi sceglie la Bretagna come meta per un viaggio solitamente ama questo clima.
Come vestirsi per un viaggio in Bretagna in estate
Sembrerà una frase fatta, ma per un viaggio in Bretagna è necessario “vestirsi a cipolla”, anche in estate. Durante le giornate estive le temperature sono molto variabili, mattina e sera più fresche e durante il giorno più calde.
Indispensabile una giacca anti vento, di quelle tecniche che non fanno passare aria e soprattutto fanno anche scivolare via l’acqua in caso di pioggia, possibilmente con cappuccio perché in alcuni casi il vento forte, soprattutto lungo la costa rende impossibile l’utilizzo di un ombrello, che però ti suggeriamo comunque di portare con te.
I bretoni stessi utilizzano la cerata, che si trova spesso anche in vendita nei negozi delle principali città turistiche, sicuramente un bel souvenir da portarsi a casa.
Indispensabile anche un cappello ed occhiali per ripararsi dal sole e dal vento. Portati il costume ed un telo mare, per rilassarti in spiaggia.

Ti consigliamo anche la crema solare, se non fai vita da spiaggia, è comunque utile per le parti esposte, viso e braccia, noi siamo riusciti a scottarci naso e fronte! Infine per la notte potrebbe essere utile avere la mascherina per gli occhi, in estate il sole tramonta alle 22 e fino alle 23 spesso c’è luce e in alcuni alloggi non ci sono tende oscuranti, per cui potrebbe essere un problema prendere sonno.
Scegli delle scarpe comode, da trekking solo se hai intenzione di percorrere i sentieri, come quello dei Doganieri GR®34, che attraversa tutta la costa bretone, altrimenti vanno bene delle scarpe da ginnastica, magari non con suola liscia, anche per camminare durante la pioggia e se hai intenzione di visitare alcuni luoghi come il Cap Fréhel.
Portati anche pantaloncini corti e abbigliamento da trekking, possono comunque tornarti utili lungo alcuni percorsi.
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Il nostro itinerario in Bretagna di 7 giorni: tutte le tappe
Abbiamo sognato a lungo questo viaggio in Bretagna, che tra l’altro abbiamo rimandato per ben due volte per vari motivi, tra cui la pandemia del 2020. Alla fine siamo riusciti a realizzarlo! Per questo primo viaggio abbiamo voluto dedicarci solo ad una parte della regione, di sicuro torneremo, anche perché ci è piaciuta davvero tanto.
Un itinerario di 7 giorni dove abbiamo esplorato il dipartimento orientale dell’Ille-et-Vilaine, poi abbiamo proseguito nel dipartimento a nord del Côtes d’Armor ed infine ad ovest nel Finistère.

Tieni presente che c’è davvero tanto da vedere, per cui probabilmente non ti basterà un solo viaggio per esplorare la Bretagna, a meno che non ci resti per un mese. Noi abbiamo cercato di vedere ciò che più ci interessava e cercando di includere i luoghi essenziali della regione.
Anche perché per raggiungere la Bretagna siamo partiti da Milano con la nostra auto per un vero viaggio on the road.
Di seguito ti elenchiamo tutte le nostre tappe, suddivise per giorni.
Giorno 1: Roccia delle Fate e Vitré, nei dintorni di Rennes
Il nostro viaggio in Bretagna è partito dai dintorni di Rennes, capoluogo della regione, città universitaria e molto verde. Si tratta di una delle città francesi più alberate, con circa 900 ettari di spazi verdi. Inoltre detiene il primato di città francese più piccola ad avere la metropolitana.
La parte più antica di Rennes conta 286 case tradizionali a graticcio risalenti al XV, XVI e XVII secolo, inoltre ci sono più di 90 edifici classificati come monumento storico.
Noi però abbiamo deciso di non visitarla, dedicandoci invece ai suoi dintorni. La prima tappa del viaggio è stata la Roche-aux-Fées o Roccia delle Fate ad Essè, situata a 30 km a sud est di Rennes, dove è possibile ammirare, immerso nella vegetazione, il più grande dolmen di Francia.

Questo monumento megalitico, risalente al Neolitico, è composto da enormi blocchi in scisto rosso, alcuni del peso di 40 tonnellate. Se ne contano ben 41 e formano un corridoio coperto lungo 19,5 metri, largo 6 per 4 metri di altezza.
La sua realizzazione resta un mistero, anche perché le pietre provengono da km e km di distanza e non si capisce come siano state trasportate dagli abitanti dell’epoca. Di fatti la leggenda narra che sia stato costruito dalle fate in una sola notte, da qui ne deriva il nome. Durante il solstizio d’inverno il sole sorge nel perfetto allineamento delle pietre del dolmen.
Il sito è ad ingresso gratuito e di fronte si trova un piccolo parcheggio, anch’esso gratuito.
Successivamente abbiamo raggiunto il borgo medievale di Vitré, situato alle porte della Bretagna e a 40 km a est da Rennes. Famosa per il suo imponente castello medievale e le circa 75 case a graticcio del centro storico.

Ti suggeriamo di perderti tra i vicoli acciottolati, ammirando le facciate colorate e i vari dettagli delle case, fino a raggiungere il castello che sorge su un promontorio roccioso in centro.
Nato nel XI secolo come fortezza difensiva del Ducato di Bretagna, è stato poi ammodernato nel XVI secolo con caminetti, latrine e perfino una sauna. Si tratta di un esempio di architettura militare medievale e merita una visita. L’ingresso è a pagamento, all’interno si possono ammirare i vari edifici del castello ed un museo.
Abbiamo poi visitato la Chiesa di Notre-Dame, in stile gotico e proseguito lungo le mura del borgo per raggiungere il Vicolo delle Lavandaie, una bella zona verde che affaccia sul fiume La Vilaine.
Giorno 2: Saint-Malo e Saint-Suliac
Abbiamo dedicato il secondo giorno a visitare Saint-Malo, città corsara, di pirati e di marinai, ricca di fascino.
Si tratta di una delle più belle città della Bretagna ed è famosa per le sue maree, le più alte d’Europa. La città è stata completamente distrutta dai bombardamenti del ’44 e successivamente ricostruita fedelmente.
Da non perdere una passeggiata lungo i bastioni eretti a scopo difensivo del centro storico, il cosiddetto intra-muros, oltre che dai nemici di un tempo, ora anche dalle onde che si infrangono su di essi quando la marea è alta e il mare in burrasca.

Si tratta di una città ricca di storia e tradizione, molto pittoresca con le sue case in granito ed i tetti in ardesia. Molto vivace e frequentata dai turisti, per cui cerca di arrivare la mattina presto, oppure la sera al tramonto.
Potrebbe interessarti Cosa vedere a Saint-Malo in un giorno: guida alla città corsara.
Dopo aver lasciato Saint-Malo ci siamo diretti a sud, a Saint-Suliac. Si tratta di un antico villaggio di pescatori, eletto uno dei villaggi più belli di Francia. Questo incantevole piccolo borgo si trova lungo le rive del fiume Rance, che sfocia proprio tra Saint-Malo e Dinard.
Abbiamo fatto tappa qui anche perché distante solo 9 km dal nostro alloggio. Il villaggio ha un’atmosfera molto tranquilla, casette in mattoni con porte e finestre colorate ed abbellite da fiori ed alcune anche con reti da pesca, per ricordare il legame di questo borgo con il mare e l’attività di pesca.

Qui abbiamo visitato la piccola ma affascinante chiesa, Eglise de Saint-Suliac, per poi scendere al piccolo porto affacciato sul fiume. Di fatti il villaggio si trova in posizione più elevata rispetto al porto, ma la passeggiata per scendere e poi risalire non è impegnativa.
Qui ci siamo gustati il nostro primo pentolone di moules-frites, un piatto tipico bretone a base di cozze e patatine fritte. Nel periodo estivo lungo Quai de Rance, vicino al circolo nautico, ci sono dei food truck, frequentati anche dai locali. Potrebbe interessarti Cosa mangiare in Bretagna: le specialità da non perdere.
Giorno 3: Dinan e Fougères
Il terzo giorno del nostro viaggio in Bretagna l’abbiamo dedicato alla splendida Dinan, città medievale situata lungo il fiume Rance e circondata da circa 3 km di bastioni, con 14 torri e 4 porte monumentali.
Questa è stata una delle nostre tappe preferite, forse per la bellezza del suo centro storico, con stradine acciottolate e case a graticcio, la passeggiata panoramica lungo le mura, oppure l’atmosfera romantica che si respira nel suo porticciolo.

Insomma una tappa assolutamente da non perdere. Potrebbe interessarti Cosa vedere a Dinan. (a breve sul blog)
Successivamente ci siamo spostati a Fougères, una città fortificata e ricca di storia. Con il senno di poi non l’avremmo dovuta visitare dopo Dinan, dato che dista più di un’ora di strada, forse meglio abbinarla ad una visita a Saint-Suliac oppure a Vitré.
Ma come sempre i luoghi da vedere sono tanti ed il tempo a disposizione mai abbastanza, per cui abbiamo cercato di concentrare il più possibile, facendo anche qualche km di strada in più.
Comunque Fougères si trova molto vicino al confine con la Normandia, ad un certo punto l’abbiamo anche attraversata, avvistando in lontananza le Mont-Saint-Michel.

Da vedere a Fougères il castello medievale che si trova su uno sperone di scisto e completamente circondato da acqua. Si tratta del principale luogo d’interesse della città ed è possibile camminare lungo i bastioni e visitare i 4 mulini ad acqua che ricordano l’attività di mugnai degli abitanti della città.
L’ingresso è a pagamento, come anche il parcheggio che si trova proprio di fronte al castello, che prevede però una sosta di due ore, oppure di una giornata intera.
Giorno 4: Cancale e dintorni
Il nostro itinerario in Bretagna è proseguito verso Cancale, patria delle ostriche ed in generale dei frutti di mare. Situata nella Baia di Mont-Saint-Michel, questa città vive soprattuto grazie agli allevamenti di ostriche, che si possono vedere numerosi con la bassa marea.

Oltre gli allevamenti, dopo il molo e il Faro de la Fenêtre, di fronte alla spiaggia di Cancale, si trova il porto, su cui si affacciano negozi di souvenir e numerosi ristoranti e bistrot che offrono cucina locale, principalmente a base di frutti di mare.
Dopo aver visitato Cancale ci siamo spostati verso la Plage du Guesclin e successivamente al Pointe du Grouin, situato 4 km a nord della città.
Dai un occhio a Cosa vedere a Cancale e dintorni: visita alla patria delle ostriche.
Giorno 5: Cap Fréhel e Fort La Latte
Questa giornata l’abbiamo dedicata al secondo sito naturale più visitato di tutta la Bretagna, ovvero il Cap Fréhel, nella Côtes d’Armor. Si tratta di un tratto di costa battuto dai venti, uno dei più affascinanti della regione.
Si arriva al parcheggio a pagamento, con sosta massima di 3 ore, situato in Route du Cap. Fai attenzione che in estate si riempie velocemente, cerca quindi di arrivare la mattina presto. Il parcheggio si trova vicino al Faro di Cap Fréhel, che con una portata di 53 km risulta essere tra i cinque più potenti di tutta la Francia. Il faro è visitabile a pagamento.

L’area del Cap Fréhel si estende per 414 ettari. È stato bellissimo passeggiare lungo il sentiero, ammirando splendidi panorami sul mare, da maggio ad ottobre con prati verdi ricoperti di erica, ginestre e fiori selvatici. In alcuni punti il vento soffia molto forte, mentre in altre zone la costa è più riparata.
Vi è anche una riserva ornitologica, l’isolotto di Fauconnière, habitat di numerose specie di uccelli, come gabbiani e la rarissima gazza marina o alca torda, che nelle movenze ricorda proprio un pinguino.

Proseguendo a piedi lungo il sentiero è possibile arrivare, a passo spedito ed in circa due ore, al Fort La Latte. Ma se non te la senti di camminare tanto, anche tenendo in considerazione la sosta al parcheggio di 3 ore, puoi arrivarci anche in auto.

Una volta parcheggiata l’auto, gratis, puoi proseguire a piedi verso il forte, un monumento storico. L’ingresso è a pagamento, ma a nostro avviso vale la pena fare un giro, anche per salire in cima ed ammirare il bellissimo panorama.
Curiosità: il forte è stato utilizzato per svariati set cinematrografici, tra cui il film I Vichinghi del 1957 con Kirk Douglas e Tony Curtis ed il più recente I tre moschettieri – Milady del 2023 con Eva Green.
Giorno 6: la strada dei Fari nel Finistère
Nel frattempo abbiamo cambiato alloggio e quindi abbiamo deciso di fare una tappa nel Finistère, il dipartimento più occidentale della Bretagna e della Francia, giusto per percorrere un tratto della strada dei fari.
Pensa che le coste bretoni possono vantare della più alta concentrazione di fari al mondo e dato che siamo grandi appassionati dell’argomento, non potevamo certo farci mancare una visita ad alcuni dei più belli.

Se avessimo avuto più tempo a disposizione avremmo certamente percorso un tratto più lungo e quindi visitato più fari, ma per questo viaggio ci siamo accontentati di averne visti tre.
Il più bello, a nostro avviso, è il Faro du Petit Minou, il primo che si incontra arrivando da Brest, poi abbiamo proseguito in direzione del Faro di Kermorvan, per concludere con il Faro di Saint-Mathieu.
Se vuoi approfondire questo tratto di costa allora dai un occhio a Strada dei Fari in Bretagna. (a breve sul blog)
Giorno 7: Plougrescant, Paimpol e Ploumanac’h
Il nostro ultimo giorno di viaggio in Bretagna abbiamo deciso di dedicarlo alla Côtes d’Armor.
Abbiamo iniziato la giornata visitando un sito iconico bretone, visto tantissime volte in foto, ossia la casa più famosa e fotografata della Bretagna e forse del mondo. Si tratta di Castel Meur, una piccola casa la cui particolarità è quella di essere stretta tra due enormi blocchi di roccia frastagliata di granito rosa.

Si trova nel piccolo paese di Plougrescant e questa casa è all’ingresso del sentiero che porta ad una bella passeggiata sulla costa frastagliata, con rocce di granito rosa e prati verdi punteggiati da fiori selvatici.
Dopo aver scattato mille fotografie abbiamo fatto un giro nel piccolo paese di Plougrescant per ammirare la Chapelle Saint-Gonéry, con la sua curiosa guglia di piombo inclinata, che sembra uscita da un racconto del Mago di Oz. Si tratta di un momento storico risalente agli inizi del XVII secolo. Avremmo voluto visitare gli interni, ma purtroppo aprivano solo nel pomeriggio e noi non avevamo certo tempo di tornare.

Da qui ci siamo spostati a Paimpol, per visitare l’Abbaye de Beauport, un’antica abbazia in stile gotico del XIII secolo. Si tratta di un complesso monastico, abbandonato e caduto in rovina in seguito alla Rivoluzione francese, divenuto oggi monumento storico. L’abbazia è circondata da un bellissimo paesaggio, con il porto, le paludi e il mare. I giardini ed i frutteti che circondano l’abbazia rendono il sito davvero incantevole. L’ingresso è a pagamento, anche qui siamo stati sfortunati, siamo arrivati mezz’ora prima della chiusura di pranzo e non ci hanno fatto entrare.

Ne è valsa comunque la pena farci tappa, anche solo per ammirarla dall’esterno. Una volta qui non dimenticarti di percorrere il sentiero alla destra dell’abbazia che porta verso il mare, da cui è possibile godere di una bella vista sul monumento.
Abbiamo quindi visitato il piccolo paese di Paimpol, con il suo pittoresco porto e dove ci siamo fermati per pranzo.
Nel pomeriggio ci siamo diretti a Ploumanac’h a Perros Guirec, rinomata località balneare della Côtes d’Armor, famosa per le sue coste e scogliere di granito rosa. Qui si trova un bellissimo sito naturale, con enormi rocce granitiche, scolpite dal mare e dal vento, che assumono forme incredibili, a volte ci si può vedere anche dei volti.

Il momento migliore per visitare il sito è al tramonto, quando la luce calda del sole si riflette sulle rocce rosa, regalando un paesaggio da cartolina.
Percorrendo un tratto del Sentiero dei Doganieri si arriva al Faro di Mean Ruz, alto 15 metri ed anch’esso costruito in granito rosa, il suo nome di fatti in bretone significa proprio pietra rossa.
Il parcheggio per visitare il sito è a pagamento.
Con questa tappa abbiamo concluso il nostro viaggio in Bretagna, ma siamo sicuri che è stato solo un arrivederci, non vediamo l’ora di tornare in questa bellissima regione francese.
Cosa mangiare in Bretagna
La cucina bretone è una cucina semplice e rustica, con piatti poco elaborati, rispetto ad altre regioni francesi.
Il pesce è uno dei prodotti primari sulla tavola bretone, principalmente frutti di mare, ostriche, cozze, cappesante, ricci di mare, granchi, astice, ma anche lumachine di mare e tanto altro,
Crepe e galettes sono due specialità rappresentative della cucina bretone, le prime solitamente dolci, servite con marmellata oppure cioccolato, frutta fresca e gelato, le altre in versione salata e preparate con farina di grano saraceno, solitamente ripiene di prosciutto, uova e formaggio. Ma esistono anche versioni gourmet cha vale assolutamente la pena assaggiare.
Tra le specialità a base di carne si trova l’andouille, una salsiccia di trippa di maiale affumicata, poi ancora sanguinaccio e agnello allevato nella Baia di Mont-Saint-Michel.
Il burro salato viene molto utilizzato per la realizzazione di dolci e biscotti, ma non solo. Altra specialità da non perdere è il caramello al burro salato.
Se sei interessato allora ti suggeriamo di leggere cosa mangiare in Bretagna. (a breve sul blog)
Dove dormire in Bretagna
Durante questo nostro viaggio in Bretagna abbiamo deciso di non spostarci di giorno in giorno, cambiando struttura ogni notte, ma piuttosto di sceglierne un paio che fossero in zone ideali per raggiungere un pò tutti i luoghi che volevamo visitare.
Per cui per esplorare la parte nord-est abbiamo alloggiato a Plouër-sur-Rance nell’Ille-et-Vilaine, in una tipica casa bretone in mattoni. L’appartamento, su tre livelli, si trova accanto alla casa dei proprietari. Molto bello l’ampio giardino su cui si affaccia, con una bella piscina riscaldata, che si può utilizzare nelle calde giornate estive.
La casa ha una cucina attrezzata, con lavastoviglie, forno, anche a microonde, macchina del caffè, tostapane e bollitore elettrico. Dotata inoltre di lavatrice e di barbecue in giardino, con tavolo e sedie.

Nel giardino si trovano fragole e lamponi che i proprietari ci hanno gentilmente autorizzato a cogliere e mangiare tranquillamente.
Alloggio molto tranquillo e comodo, anche se si deve lavorare al PC. A pochi minuti di auto si trova un supermercato grande, con tutto il necessario per fare la spesa. Noi infatti la sera, per risparmiare mangiavamo sempre in casa.
La Petit Hautière, così si chiama questo alloggio, infine è molto comodo per visitare anche Le-Mont-Saint-Michel che dista solo 25 minuti di auto.
L’altro alloggio che abbiamo scelto, si trova a Perros Guirec nella Côtes d’Armor, perfetto quindi per visitare tutta la zona. Si tratta di Charmant Studio, uno studio appunto, molto piccolo, solo 15 mq, ma dotato di cucina e bagno privato e terrazzo con tavolino, sedie e sedie sdraio e con parcheggio. Diciamo molto conveniente come prezzo, nuovo e pulito, ma se hai esigenze di avere più spazio, te lo sconsigliamo. Una soluzione certamente più adatta a giovani coppie.
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